PERUGIA - Si profila un Natale da ''formica'', sotto il profilo dei consumi, quello di quest'anno, secondo l'annuale indagine sulle previsioni di consumo nel periodo delle festivita' realizzata dalla Confcommercio della provincia di Perugia su un campione di 200 imprese del commercio, turismo e servizi.

Il modello dei consumi, a causa della crisi, e' profondamente cambiato, persino a Natale - sottolinea l'associazione in un comunicato - tanto che i consumatori, in questo periodo, pur non rinunciando ai regali, continueranno a porre la massima attenzione al risparmio e alle promozioni.

L'87% del campione - con un significativo aumento rispetto al 67% del 2009 - si e' detto convinto che i consumi in genere non torneranno piu' al livello pre-crisi: e questo vale anche per il Natale, che pure si caratterizza per un andamento diverso dal resto dell'anno, con una maggiore propensione all'acquisto. Per il 45% degli intervistati infatti, anche i consumi di Natale sono fortemente cambiati, per il 22% sono cambiati anche se di poco, mentre solo il 25% ritiene che saranno quelli di sempre.

Ma come si concretizza questo mutamento? Registrando un'impennata rispetto al 24% del 2009, nel 2010 il 54% degli intervistati ha dichiarato che la clientela e' diventata particolarmente attenta al risparmio e quindi guarda molto le offerte promozionali. Questa spasmodica attenzione a come si spende prescinde dalla diminuzione del reale potere di acquisto delle famiglie, e ne e' la causa solo per il 12% del campione (contro il 29% del 2009), quasi ad evidenziare che si spende meno anche a Natale non solo e non tanto per la mancanza di disponibilita', ma per un forte senso di incertezza nel futuro, che stimola un comportamento da ''formica''.

Sale inoltre al 20% - dal 16% del 2009 - la percentuale di chi spinge questa attenzione al risparmio a livelli tali da acquistare il minimo indispensabile anche sotto Natale. Elemento positivo e' l'aumento - dal 3% del 2009 all'8% del 2010 - di imprese che ritiene esistano consumatori che spendono senza particolari limiti.

Gli operatori delle diverse categorie hanno fatto previsioni ciascuno nel proprio settore. Nel commercio alimentare, per gli intervistati vincera', con il 54% delle preferenze, il tradizionale cesto gastronomico con frutta o vini e liquori, seguito per il 42% dal cesto di prodotti tipici, per il 21% da strenne con prodotti della tradizione natalizia, per un 8% da prodotti della tradizione natalizia elaborati artigianalmente.

Nell'ambito del settore moda, secondo il 43% delle imprese sara' preferito il piccolo abbigliamento, secondo il 37% accessori, guanti, sciarpe, cravatte. Un buon 20% di regali confluiranno nella pelletteria - scarpe, borse e cinture - mentre il 17% si dirigera' verso capi di abbigliamento piu' importanti quali giacconi, cappotti, piumini e altro; c'e' poi un piccolo 3% di regali sulla bigiotteria in abbinamento al vestiario.

Nel Natale dei regali tecnologici, il 50% degli operatori pensa che i clienti si orienteranno verso nuovi TV LED e LCD e verso lettori DVD-DVX, il 20% compreranno MP3, I-POD, lettori CD, un 10% acquistera' piccoli elettrodomestici e casalinghi come robot, macchine per il pane, frullatori, ecc.

Nell'ambito dell'oggettistica e dei giocattoli il 29% e' concentrato sugli addobbi natalizi, il 12% sull'oggettistica di cucina, il 18% su collezioni di porcellane o ceramiche a marchio, il 24% sui giocattoli maggiormente pubblicizzati in TV. Tutti attestati al 6% candele, borse da lavoro-24H, portachiavi, portafogli, tieni-borse da tavolo.

Nella cura delle persona, benessere e gioielli in pole position, con il 31% delle preferenze, i pacchetti di massaggi o cure di bellezza, seguiti con il 23% dalle confezioni natalizie di prodotti per il corpo o il viso, con il 15% dai profumi di grandi marche e i gioielli moda in acciaio; secondo un 8% di imprese comunque ci saranno signore fortunate che avranno come regalo l'intramontabile diamante.

Turismo, si punta sulla tradizione Per dare ulteriori motivi di attrazione durante le feste, il 64% degli alberghi coinvolti nell'indagine Confcommercio puntera' su un pacchetto Capodanno con cenone, il 32% propone offerte speciali per le famiglie con soggiorni gratis per i bambini, oppure omaggi speciali in camera. Il 9% promuove soggiorni con abbinati pacchetti benessere, il 5% propone visite ai mercatini natalizi umbri.

Nel periodo di crisi il settore ristorativo punta piu' che mai su menu all'insegna della tradizione: ben il 90% delle imprese intervistate, erano al 52% nel 2009. Il 5% continuera' con il suo menu alla carta e la stessa percentuale proporra' menu un po' piu' nuovi e stuzzicanti.

Anche il settore divertimento (discoteche, locali da ballo) nel 58% dei casi dichiara che puntera' sull'organizzazione del veglione di Capodanno, e di questo il 29% fara' un normale veglione, mentre l'altro 29% organizzera' serate live con gruppi musicali o orchestre. Un ulteriore 29% organizzera' serate per Natale e S. Stefano.
 

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