“Anche se buona parte dei punti della mozione unitaria del Consiglio Comunale di Spoleto sono stati recepiti nel piano di integrazione, ad oggi non ci è comunque possibile fidarci.”
Con queste parole chiudevamo il nostro intervento lo scorso novembre, all’indomani della presentazione del piano di integrazione Foligno-Spoleto-Valnerina, quello che sarà definito poi come Terzo Polo Ospedaliero della Regione Umbria. E ad oggi la nostra impressione rimane la stessa: non possiamo fidarci.
Questa forte considerazione scaturisce in primis dalla famosa promessa della Presidente Tesei che ha sempre tenuto a precisare che l’ospedale di Spoleto sarebbe tornato come prima, anzi meglio di prima. Parole al vento che non hanno riscontro con la realtà. Ricordiamo che prima della chiusura in Covid-Hospital, il nostro nosocomio contava 8 reparti, mentre solo 4 sono quelli che hanno effettivamente riaperto, portando un impoverimento generale del nostro ospedale e, come confermato dalle notizie di questi giorni, grandissime difficoltà di gestione in quello di Foligno.
Ma non solo: la nostra sfiducia deriva da quanto scaturito dall’approfondito studio sui dati per la riattivazione del punto nascite. Il lavoro del Consigliere Regionale M5S Thomas De Luca ha evidenziato che la chiusura definitiva del servizio sia stata come voluta da parte dell’Assessore Coletto e quindi della Giunta Regionale. Dati poco specifici o del tutto mancanti che hanno dato per scontato il parere negativo da parte del Comitato Percorso Nascita del Ministero della salute. Proprio sul punto nascita di Spoleto confermiamo che la nostra battaglia non finisce qui e che a breve saremo pronti con altre azioni che comunicheremo a tempo debito.
L’intero assetto del piano sanitario regionale con la riduzione drastica dei distretti territoriali, l’assenza di un piano assunzioni e la mancanza di una progettualità volta a ridurre le liste di attesa, l’approssimazione dei documenti deliberati, notata anche nella stesura del progetto di integrazione del Terzo Polo Ospedaliero con la totale omissione di un piano economico di spesa e di gestione del personale, sono tutti motivi che confermano la nostra insoddisfazione.
Con il Consiglio Comunale del 12 gennaio per la prima volta l’intera città, nella sede istituzionale per eccellenza quale il Comune, avrà modo di confrontarsi con la Presidente Tesei e l’Assessore Coletto. Nonostante le nostre impressioni negative saremo totalmente disponibili nel comprendere i motivi delle azioni messe in campo e nel trovare soluzioni condivise che possano portare beneficio al nostro territorio in un’ottica di gestione sanitaria regionale. Il tutto tenendo comunque fermi i punti della mozione unitaria del dicembre 2021 e della mozione, anche questa votata all’unanimità a fine 2022, sulla sede del distretto sanitario a Spoleto. 
Avremmo inoltre voluto che le parti politiche del Consiglio trovassero unitarietà anche per una ulteriore mozione per la ridefinizione del piano di integrazione del Terzo Polo Sanitario, inserendo dettagli sugli investimenti e il cronoprogramma di realizzazione.
La discussione in IV commissione non ha prodotto risultati in tal senso per l'irremovibilità delle opposizioni, nonostante il nostro impegno e quello della maggioranza nell'inserire anche richieste condivise da tutti, quali quella sul punto nascita, sul reparto di urologia e sulla sede del distretto sanitario.
Abbiamo appreso che sono già diverse le richieste di intervento programmate, come previsto dal regolamento interno, per il Consiglio Comunale aperto di giovedì 12 gennaio. Un segnale sicuramente importante e non di poco conto, ma non ci basta.
Annunciando in queste righe che come M5S chiederemo di aggiornare tale regolamento per finalizzare al meglio la partecipazione attiva, vogliamo rinnovare il nostro invito alla presenza in Comune a tutta la cittadinanza del territorio interessato.
Non sprechiamo questa occasione: con la presenza massiccia daremo un senso di unità e forza della nostra intera comunità.
 

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