di Nicola Bossi

PERUGIA - C'è molta Umbria al congresso nazionale del Partito dei Comunisti Italiani dove si è ribadita la presenza dei comunisti all'interno di un centrosinistra nazionale per battere le destre e aprire un nuovo ciclo in Italia. Il segretario Diliberto ha premiato gli oltre 30 delegati della Provincia di Perugia e Terni - guidati da Giuseppe Mascio - con la presidenza del congresso alla perugina Laura Meloni del gruppo giovanile. Tra le novità si aspetta anche un ruolo di grande prestigio per Francesco Franscecaglia, perugino doc ma da tempo anche Commissario del partito in Lombardia.

Cesare Megna, responsabile dell'organizzazione regionale del Pdci, ad Umbrialeft ha spiegato la linea Diliberto: "Tutto il partito - ha spiegato ad Umbrialeft - è convinto dell'esigenza di un accordo strategico su tre punti con il Pd e con il centrosinistra. L'obiettivo in questa difficile fase politica per il Paese è battere le destre e aprire un corso nuovo".

Quali sono i tre punti programmatici dell'accordo?

"Lavoro, Fisco e Istruzione. Ovvero: massima attenzione alle politiche del lavoro per rilanciare l'occupazione e arginare al massimo il ricorso al lavoro precariato. Per il fisco: sì e subito alla patrimoniale. Per quanto riguarda l'istruzione: finanziare la ricerca e la filiera pubblica del sapere al fine di creare opportunità post-crisi per i singoli lavoratori e per il mondo delle imprese".

Ma l'alleanza con Rifondazione comunista sancita dalla nscita della Federazione della Sinistra è morta come si dice?

"Sinceramente noi siamo convinti che la Federazione deve stare all'intenro di una coalizione di centrosinistra. Noi lavoriamo a questo senza avere ambizioni di posti di governo. Se invece altri compagni hanno soluzioni diverse dall'alleanza allora si rischia di uccidere sulla culla la Federazione  in Italia e in ogni regione".

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