Confagricoltura Umbria punta all'agricoltura di precisione
(Avi News) – Perugia – “La sfida del futuro per le imprese è fare rete”. Lo dice Marco Caprai, presidente di Confagricoltura Umbria, che ha sottolineato come le aziende agricole possano migliorare le proprie performance mettendosi insieme, rafforzarsi così nel mercato ed essere più competitive in quello estero. L’occasione è stata data dalla presentazione del progetto di rete di innovazione in agricoltura promosso dalla confederazione che riunisce gli agricoltori umbri, che si è tenuta mercoledì 18 dicembre nella sede della Camera di commercio di Perugia. Nove le imprese che hanno aderito all’iniziativa, Luca Blasi, Arnaldo Caprai srl, Gruppo Farchioni, Cantine Giorgio Lungarotti, Sodalizio san Martino, Giovagnoli Alviero, Fondazione per l’istruzione agraria, Gruppo Nardi e Art spa. Gruppo Nardi, azienda leader nella costruzione e nella distribuzione di macchine agricole, ha messo a disposizione i suoi mezzi, in particolare le seminatrici utilizzate per la coltivazione di cereali, mais e girasoli, invece, Art spa, che si occupa di equipaggiamenti tecnologici e applicazioni automotive legate ai sistema di sicurezza, ha messo a punto nuove tecnologie.
L’obiettivo, infatti, è di puntare sempre più ad un’agricoltura di precisione, dall’inglese precision farming, in grado di razionalizzare i costi e di tutelare l’ambiente. Il sistema messo a punto è “Isobus”, termine industriale con cui si intende digitalizzare le operazioni agricole sia nella pianificazione di una serie di lavorazioni che programmare alcune funzioni automatiche da compiersi a fine campo per alleggerire il lavoro degli operatori. Tecnologia a disposizione di tutte le aziende agricole che hanno aderito alla rete. In sostanza, il progetto di innovazione prevede di implementare in due macchine agricole una componente elettronica, “Isobus” appunto, che permetta di controllare tramite monitor in cabina della trattrice ogni funzione agricola. Il progetto è stato illustrato da Marco Caprai, che ha spiegato come Confagricoltura abbia partecipato ad un bando del 2012 della Camera di commercio di Perugia, rivolto proprio alle imprese che decidano di fare rete. “La Camera di commercio è stata l’unica che ha capito l’importanza di fare rete – ha ricordato il presidente Caprai -.
L’Umbria è una regione piccola, ma nonostante ciò è la seconda regione italiana nella produzione di cereali e rappresenta il 70 per cento della produzione di tabacco in Italia”. Presenti all’incontro anche Mario Pera, segretario generale della Camera di commercio di Perugia, Cristiano Casagrande, direttore di Confagricoltura Umbria, Daniele Verrocchio, responsabile tecnico di Agri art, Filippo Nardi ed Emilia Nardi, rispettivamente responsabile tecnico e presidente del Gruppo Nardi. “Questo progetto rappresenta una spinta verso la digitalizzazione delle operazioni agricole – ha spiegato Verrocchio -, che permette di avere una riduzione dei costi di produzione di circa il 20 per cento, inoltre, razionalizzare l’utilizzo di fertilizzanti e diserbanti, tutelare le risorse naturali e migliorare la qualità dei prodotti”. Per Filippo Nardi si tratta di un’occasione importante “perché la rete si presenta come network per sostenere il tessuto produttivo agricolo regionale e renderlo più competitivo nei confronti dei mercati internazionali”.
Rosaria Parrilla
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