Confagricoltura: "Quando la partecipazione diventa uno spettacolo indegno"
di Fabio Rossi
PERUGIA - L’assemblea pubblica che si è svolta ieri sera a S. Egidio poteva essere un’occasione per chiarire gli aspetti tecnici, e non solo, legati alla realizzazione dell’impianto a biogas e invece si è trasformata in una rissa verbale che non ha consentito un dibattito sereno sulla questione.
Alla presenza degli assessori del Comune di Perugia Cardinali e Pesaresi e di altri relatori, fra cui medici e docenti universitari, si è tenuto uno spettacolo indegno che nulla a che fare con la democrazia e la partecipazione, per altro invocata a gran voce dagli abitanti del comprensorio. Confagricoltura Umbria è sconcertata dalla superficialità con cui sono state trattate tematiche importanti come le energie rinnovabili, la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica. La vera protagonista dell’assemblea è stata la disinformazione che troppo spesso è sconfinata nell’incapacità di ascoltare e nella volgarità. Amministratori ed esperti non sono potuti entrare nel merito della questione senza che venissero coperti da urla e fischi. Il Comune di Perugia si è attenuto all’iter abilitativo previsto dalla legge nazionale, scegliendo una procedura ulteriormente garantista convocando la conferenza dei servizi, che si è conclusa con esito positivo.
Confagricoltura Umbria esprime tutta la propria solidarietà agli amministratori del Comune di Perugia e stigmatizza il comportamento di chi, crea strumentalmente dall’esterno comitati che di spontaneo spesso hanno ben poco. Quanto accaduto a S. Egidio deve essere di monito alla politica che è tenuta a confrontarsi attraverso momenti di partecipazione con soggetti formalmente costituiti e giuridicamente riconosciuti, nell’interesse della cittadinanza e a tutela del tessuto sociale che opera ed investe nel territorio.
Nonostante le informazioni distorte divulgate durante la serata (c’è ancora chi associa gli effluenti di allevamento e il digestato ai rifiuti o chi impropriamente parla di acque di lavaggio e della combustione di materiali pericolosi che in questo tipo di impianto non esistono!) gli esperti accademici intervenuti hanno dichiarato che la comunità scientifica internazionale non ha mai evidenziato problemi per la salute pubblica in correlazione all’esercizio di impianti a biogas da biomassa vegetale e reflui zootecnici, evidenziando i benefici ambientali economici e sociali derivanti dalla green economy.
In questi anni di crisi e recessione economica il settore delle energie rinnovabili ha rappresentato una delle poche opportunità di sviluppo ed occupazione in tutti i paesi avanzati, Italia compresa. Non si comprende perché ci si voglia deliberatamente opporre alla realizzazione di quelle attività imprenditoriali, nate ed esercitate sul territorio, che in linea con la programmazione economica nazionale e regionale possono aspirare ad offrire reddito e lavoro per gli operatori della filiera, addetti e manodopera specializzata. L’interesse dell’imprenditore agricolo, spiega ancora Confagricoltura Umbria, è quello di produrre dai terreni in conduzione la biomassa vegetale da utilizzare negli impianti a biogas e generare un economia di filiera che sostenga il reddito aziendale e differenzi le produzioni agricole, nell’ottica della multifunzionalità. Non sta ai comitati stabilire la convenienza politica della produzione di energia da biomasse, esiste un quadro programmatico e normativo consolidato, che ha posto le fondamenta della green economy, verso il quale la ricerca, gli sviluppatori di tecnologia e gli imprenditori hanno indirizzato risorse, lavoro ed investimenti, che non possono sottostare ad altri pareri che non siano di carattere legislativo.
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Venerdì
21/09/12
23:07
Quando si semina insensibilità e si snobba la cittadinanza non ci si può aspettare consenso. Le volgarità vanno condannate. Resta il fatto di una cittadinanza ignara della costruzione dell'impianto a biogas. Le istituzioni e le forze politiche continuano a disertare il territorio che occupano solamente in prossimità delle elezioni. La vera antipolitica è la politica di palazzo, Nel caso specifico dell'assemblea di S.Egidio alla quale ero presente, mi è sembrato che le opposizioni all'impianto siano state motivate sotto vari punti di vista, politico, giuridico, medico e ambientale. Ringrazio l' Associazione Sportiva di Sant'Egidio che convocando l'assemblea, ha dato modo alla cittadinanza di sapere come stanno le cose. Gli animi erano surriscaldati ma l'atteggiamento "snob " delle assessore e di qualche relatore non hanno certo contribuito a stemperarli.
Raimondo Mantovani
Sabato
22/09/12
11:38
Prevenire è meglio che curare. Se le forse politiche coinvolgessero ed informassero i cittadini nelle loro intenzioni e prima di decidere, come dovrebbe essere nei paesi democratici, certi dibattiti potrebbero essere più costruttivi.
"L'Italia è il paese dove si è sempre verificato questo fenomeno curioso: gli uomini politici, arrivando al potere, hanno immediatamente rinnegato le idee e i programmi d'azione propugnati da semplici cittadini."
Antonio Gramsci, 28 luglio 1918
Raimondo Mantovani