PERUGIA – L’alto livello qualitativo delle opere pervenute ha caratterizzato la terza edizione del Concorso nazionale di poesia “San Martino” che si è conclusa con la premiazione dei vincitori nel corso di una cerimonia che si è svolta alla residenza d’epoca “Alla Posta dei Donini”, confermando il successo che accompagna il Concorso dal debutto, a riprova del valore del progetto nato per iniziativa della Pro Loco della frazione perugina e dell’Ecomuseo del Tevere per valorizzare il territorio e le sue risorse.

Sono stati 195 i partecipanti da tutta Italia, 37 in più rispetto alla prima edizione, numerosi gli umbri. Ben 374 i componimenti (a tema libero) valutati dalla Giuria composta da Maria Cristina Baldoni, Giorgio Bolletta, Maria Leda Castellani, Giovanni Dominici, Rita Imperatori e Caterina Marcelli. Cento dei migliori testi sono stati raccolti in una antologia, “Vola alta, parola”, a cura di Rita Imperatori, con la presentazione dell’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fernanda Cecchini e l’introduzione di Caterina Marcelli.

L’antologia riproduce in copertina il particolare di un affresco, il Bambino sulle ginocchia della Madonna adorante, parte del ciclo pittorico attribuito ad Andrea di Assisi, detto “l’Ingegno”, della scuola del Perugino, che impreziosisce uno dei gioielli della frazione perugina, la piccola chiesa della Madonnuccia. Un bene da salvare e valorizzare per impedire che gli affreschi, già compromessi, si cancellino: gli organizzatori del Concorso di poesia hanno voluto dare un loro contributo con una raccolta di fondi, durante la cerimonia di premiazione, destinati agli indispensabili interventi di manutenzione e restauro.

Vincitrice dell’edizione 2017 è stata Monia Casadei (FC) con “Non chiedere alle labbra, ma alla pelle”; II classificato, Rodolfo Vettorello (MI) con “A Camillo Sbarbaro”; III classificata, Anna Maria Deodato (RC) con “Sotto le vesti”; IV classificato, Giovanni Caso (SA) con “Nessuno mai sarà solo”; V classificato, Roberto Ragazzi (RO) con “L’ultimo volo”. Testi finalisti: VI classificato “C’era una volta” di Luigi Brasili (RM); VII classificato “Luna di stracci” di Maria Rosaria Fonso (RO); VIII classificato “All’ombra dei fiori nessuno è straniero” di Anna Elisa De Gregorio (AN); IX classificato “Benevolo l’inganno” di Alfredo Rienzi (TO); X classificato “Nomade perenne” di Giovanni Troiano (CS). Premi speciali della Giuria (ex aequo): “I profumi e le favole” di Gino Della Vittoria (FC); “La rabbia della fiamma” di Loretta Stefoni (MC); “La donna che accarezzava i treni” di Benito Galilea (RM); “Quel vestito a fiori” di Fulvia Marconi (AN); “Il treno” di Franco Aurelio Meschini (RM); “Notte di lampare” di Umberto Druschovic (AO).

Sono stati ritenuti meritevoli di segnalazione (ex aequo): “Una commedia ancora” di Marco Nicolosi (LU); “I byte-ti-ti del cuore” di Roberto Pensieri (PG); “Radure” di Paolo Borsoni (AN); “Le formiche giganti” di Angelo Taioli (PV); “I bambini di Aleppo” di Pietro Catalano (RM); “Il vento” di Chiara Moimas (GO); “Ma’” di Antonio Villa (LT); “La quercia grande” di Franco Fiorini (FR); “American dream” di Arianna Bigaroni (PG); “Dove sono i bambini a Kamarina?” di Caterina Cellotti (RG); “Omaggio alla pazza della porta accanto” di Nicoletta Iommi (RM); “Desiderio” di Alice Bologna (SI); “Mia madre è africana” di Fabio De Mas (BL); “Il pane della mia trincea” di Marco Managò (RM); “Non dirmi più, amore mio” di Elio Mariucci (PG); “Scemo io” di Giorgio Croce (PG)

Fra gli autori i cui testi sono stati pubblicati nell’antologia “Vola alta, parola”, hanno partecipato alla cerimonia Michela Fontana (NO), Patrizia Francioso (LE); Francesca Pecorella (PG), Maria Luisa Ranieri (PG); Scilla Mastini (FC); Alexandra Mc Millan (GE); Veruska Vertuani (LT).

La cerimonia, condotta da Elena Valigi, si è aperta con i saluti di Lucio Gallina, presidente della Pro Loco di San Martino in Campo, e gli interventi dell’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini e della senatrice Valeria Cardinali. A nome della Giuria è intervenuta Rita Imperatori.

A premiare i vincitori, oltre ai componenti della Giuria, sono stati l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, il presidente dell’Ecomuseo del Tevere Claudio Giacometti e quello della Pro Loco, Lucio Gallina, ed Isabella Antognelli, tra gli organizzatori del Concorso. Particolarmente graditi gli intermezzi musicali del gruppo “Via 1° Maggio” composto da Lorenzo Capolsini (chitarra e voce), Letizia Gallina (voce) ed Emanuela Dentini (flauto) e la lettura da parte di Margherita Tascini e Gianluca Carnevali delle opere premiate e pubblicate.

Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti due “ospiti d’onore”: lo storico dell’arte Stefano Ugolini, profondo conoscitore del patrimonio culturale e artistico del territorio (di recente, tra l’altro, è stata pubblicata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia la sua tesi di laurea magistrale sulle testimonianze della Scuola pittorica del Perugino nella campagna umbra)  e lo scrittore ravennate Paolo Casadio, che ha presentato il suo romanzo “La quarta estate”, edito da Piemme, ambientato nell’estate 1943, che ha riscosso notevole successo.

L’antologia della terza edizione del Concorso nazionale di poesia “San Martino”, “Vola alta, parola”, è stata stampata dal Centro Stampa della Giunta regionale dell’Umbria, nell’ambito del programma annuale delle attività culturali dell’Ecomuseo del Tevere.

 

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