di Ezio Locatelli

Dopo essere stato condannato ingiustamente a tre anni di carcere il Presidente generale egiziano Al-Sisi , bontà sua, ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Molto semplicemente Patrick non doveva essere condannato.  La sua messa in libertà dopo un lungo periodo di detenzione ingiustificata è un atto dovuto. Un atto conquistato con la mobilitazione democratica rivolta contro le ingiustizie e le vessazioni del regime di Al-Sisi  e le complicità di cui gode nei governi occidentali. In ogni caso se oggi Zaki viene liberato resta il fatto che il governo egiziano continua incessantemente a mettere a tacere e a reprimere i dissidenti con arresti, detenzioni, pene detentive e altre restrizioni. Continua a coprire le responsabilità dell'assassinio di Giulio Regeni. Secondo le stime dei gruppi per i diritti umani, migliaia di prigionieri politici restano in carcere in Egitto, molti dei quali ancora senza processo.

Fonte: facebook

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