L'Aula di Palazzo Cesaroni ha preso atto, senza procedure di voto, della Relazione sullo stato di attuazione dell'attività dei commissari liquidatori delle Comunità montane. Pur in presenza di dati parziali, le Comunità montane Valnerina, Orvietano Narnese Amerino Tuderte e Trasimeno Medio Tevere presenterebbero disavanzi di diversa entità nei propri bilanci.

 

Il presidente della I Commissione, Oliviero Dottorini, relatore unico, ha illustrato l'atto spiegando che: “Nel luglio 2012 sono pervenuti i piani di liquidazione da parte dei commissari liquidatori con l’unica eccezione della Comunità montana Trasimeno Medio Tevere in quanto il commissario liquidatore è subentrato in ritardo in sostituzione di un precedente. In seguito all’audizione dell’assessore all'agricoltura, la prima Commissione ha richiesto di acquisire i piani di liquidazione ed anche un’integrazione alla relazione della Giunta che desse conto anche dei contenuti dei suddetti piani e non solo dell’avvenuta trasmissione entro i termini di legge.  Da tale integrazione emerge la difficoltà, in particolare per alcuni enti, di pervenire a un quadro conoscitivo completo e sufficientemente preciso, difficoltà testimoniata dal ritardo e dall’ulteriore incompletezza con cui integrazioni e chiarimenti sono stati forniti. 

 

Nel complesso, si sta lavorando ancora alla fase ricognitiva e fintanto che questa fase non sarà completamente ridefinita non si potrà
passare alla fase della vera e propria liquidazione. Pur in presenza di dati parziali è comunque possibile avere un quadro generale dal quale si evince che accanto ad alcune Comunità montane, che non presentano particolari criticità, quali quella dell’Alta Umbria e dei monti Martani, che conseguono l’equilibrio di bilancio, ci sono situazioni differenti per le Comunità montane che hanno un disavanzo economico. In particolare, la Comunità montana Valnerina presenta un disavanzo di oltre 1 milione 100 mila euro che dovrebbe essere ripianato attraverso l’alienazione di beni per oltre 2 milioni di euro.

 

La Comunità montana Orvietano Narnese Amerino Tuderte, invece, presenta un disavanzo complessivo, frutto cioè della somma dei disavanzi degli ultimi esercizi, pari a circa 1 milione 300 mila euro, per cui il conseguente ripiano si ipotizza un ulteriore contributo straordinario regionale in mancanza del quale si procederà alla vendita dei beni di proprietà, la situazione più complicata è quella relativa alla Comunità montana del Trasimeno Medio Tevere, i cui dati sono ancora molto approssimativi pur evidenziando la necessità di coprire un deficit per un importo di oltre 4 milioni di euro. Va inoltre sottolineata la posizione di esposizione debitoria dell’ente, al 31 dicembre 2011, di oltre 17 milioni di euro. Rispetto ai mutui, tutte le Comunità montane ne hanno contratti alcuni per interventi svolti in delega di funzione per conto di altri Enti, per questo motivo la situazione debitoria, che pure meriterebbe un’assunzione di responsabilità da parte di chi l’ha generata, potrebbe essere considerata meno pesante in relazione alla possibilità di accollare l’ammortamento ai Comuni e alle loro Unioni nel caso in cui i mutui sono stati utilizzati sul territorio, ovvero l’Agenzia forestale regionale per quanto riguarda l’ammortamento dei mezzi meccanici”.

 

Gli interventi

Gianluca Cirignoni (Lega nord): “la relazione che è stata fatta sulle Comunità montane è una relazione chiara e precisa, e anche impietosa, che dà il senso di come queste Istituzioni abbiano troppi dirigenti che sono stati messi in queste Comunità montane. Questa relazione impietosa, con i debiti di queste Comunità montane, ci danno il senso di quello a cui sono servite. Ricordo che sono ancora in attesa di risposta a un’interrogazione che ho presentato da quasi un anno e mezzo, rispetto ai lavori di ristrutturazione che la Comunità montana Alto Tevere ha fatto, spendendo dai 2 ai 3 milioni, su case di proprietà della Regione. Sono stati spesi molti soldi pubblici e le case a tutt’oggi si trovano in condizioni di fatiscenza dopo che qualcuno ha ben pensato di rubarsi e portarsi a casa infissi e fare anche atti vandalici. Il senso di questa relazione è il senso del fallimento di queste Comunità montane, non dovuto tanto ai lavoratori ma ai tanti dirigenti che sono stati messi a scaldare poltrone e sottratti a lavorare sul territorio”.

 

Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia): “la legge di riforma prevedeva la creazione di un’Agenzia forestale e la soppressione delle Comunità montane, e fu venduta all’epoca come un grande passo in avanti per la semplificazione e per i risparmi all’interno della nostra Regione. Oggi un anno solare intero è passato  dall’approvazione di quella norma, noi siamo ancora in vigenza di commissari liquidatori che sono stati profumatamente retribuiti. C’è una confusione normativa in conflitto di fatto di competenze non scritte tra quello che deve fare un’Agenzia forestale e quello che deve fare una Comunità montana, e tutto questo si iscrive che sta certificando il fallimento della politica di questa Giunta regionale, che voleva come obiettivo dei cinque anni semplificare la macchina burocratica, sfrondare gli Enti, tagliare le poltrone, ad oggi di tutto questo non abbiamo traccia, se non un inizio molto confuso che ha creato più problematiche di quanti tagli non abbia espresso. Auspichiamo invece che passi concreti reali in avanti significativi possano essere fatti nel corso del 2013”.

 

Massimo Monni (Pdl): “ Assessore, lei dice che la Giunta e gli Uffici sono a disposizione per tutti i materiali ma non è così. Lei sa benissimo che in Commissione sono stato io a  sollevare il problema dei bilanci mentre lei era arrivata con una relazione vergognosa, senza un contenuto, non c’era una lira nel bilancio. Quindi non è vero che la Giunta in questo caso si è comportata in modo trasparente, anzi, è stata molto carente dal punto di vista di materiale da fornire ai membri della Commissione per esaminare la pratica, dunque almeno un minimo di dignità di dire che almeno un passaggio in Commissione è stato fatto in modo vergognoso”.

 

Fernanda Cecchini (assessore all'agricoltura): “il lavoro sulle Comunità montane è complesso, perché non si tratta semplicemente di prendere atto
di quello che è stato fatto e trasferire il personale, ma di tenere conto di una complessità fatta da personale, impiegati forestali e da un insieme di lavori di cantiere che nel corso degli ultimi quarant’anni hanno portato beneficio in tutti i territori della Regione Umbria, che non si chiudono in un solo colpo.  L'Agenzia della forestazione ha avviato il suo lavoro con le 571 persone con contratto privatistico, i 36 impiegati, sempre forestali, e 77 degli 81 previsti come dipendenti, come impiegati pubblici, entro il 28 gennaio prenderanno il primo stipendio da parte dell’Agenzia. Contestualmente, stanno nascendo le Unioni speciali dei Comuni, che si faranno carico dei dipendenti pubblici, di tutto il personale e delle funzioni. Quindi non c’è confusione o difficoltà di interpretazione normativa rispetto all’assegnazione di funzioni, c’è semplicemente la necessità che i processi siano portati avanti e che i passaggi siano consumati nel modo più conveniente per il pubblico interesse e più trasparente possibile. Nelle prossime settimane la Giunta prenderà atto del lavoro istruttorio degli uffici che si è arricchito delle integrazioni messe a disposizione da parte di commissari liquidatori e rientreremo nel merito portando anche
in Commissione quello che è lo stato complessivo del patrimonio che ci lasciano le Comunità montane, che hanno rappresentato un presidio importante sia per la forestazione che per la bonifica che per le irrigazioni, per tutte quelle funzioni così indispensabili per la qualità della vita dei territori”.

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