Li chiamano “collaboratori volontari”, si tratta di anziani che svolgono funzioni di portineria nei palazzi comunali o di sorveglianza davanti alle scuole.  Sono scelti a partire da chi ha il reddito più basso. Per la loro collaborazione hanno un “rimborso spese” netto di neanche 200 euro al mese. Poco, certo, ma li aiuta ad arrivare a fine mese. 
 
Anche a loro, come ai dipendenti del Comune, il decreto Ronchi consente, nel quadro della politica di salvaguardia dell’ambiente e di risparmio energetico, una riduzione del costo dell’abbonamento autobus per il  percorso casa-lavoro. O meglio, consentiva.

Perché il Comune di Terni, come tutti i governi, ha iniziato a “tagliare” proprio dai più deboli e non ha finanziato i 7.000 euro annui che mancavano per coprire la spesa. Così il costo mensile  dell’autobus per loro è raddoppiato, da 13.5 euro a 27 euro. Poca differenza, eppure qualcuno dei 61 anziani che usufruivano della “agevolazione” non può permettersi neanche un leggero aumento della spesa mensile e ciò già lo costringe a fare almeno 6 km al giorno a piedi per recarsi dall’ abitazione al “lavoro”.

La UIL ha sollevato il problema ma l’assessore Renato Bartolini ha risposto  che trovare quei 7.000 euro per consentire ai 179 tra volontari e dipendenti l’applicazione del decreto Ronchi non sarebbe comunque opportuno perché sarebbe vissuto come inaccettabile “privilegio”  dalla restante popolazione. Capito?!  
Quanto scrupolo da parte di Bartolini!

Invece la UIL ritiene che sia logico sentire come privilegio non lo sconto dell’autobus a una settantina di vecchietti che collaborano con il comune per 200 euro al mese ma semmai il fatto che assessori, amministratori e dirigenti abbiano un parcheggio riservato e gratuito, tra Palazzo Spada e Palazzo Pierfelici.

Bartolini trova evidentemente “giusto” che dirigenti con stipendi annui superiori a  80.000 euro e assessori con indennità di qualche migliaio di euro al mese, a differenza di tutti gli altri cittadini, non debbano pagare 0.90 centesimi all’ora per il parcheggio e trova “giusto” che gli stessi assessori invece abbiano raddoppiato  il costo autobus a vecchietti a cui il Comune riconosce per la loro collaborazione  neanche 200 euro pulite al mese.

“E per favore – sottolinea Gino Venturi segr. UIL di Terni – non si tiri fuori ancora la storia dell’ antipolitica e del populismo. E’ invece solo una questione di priorità e di buon senso. Non si può sempre iniziare a “tagliare” da coloro che hanno già di meno.”

UIL FPL  Terni

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