TERNI - La Fp Cgil, insieme al Csa, ha deciso di non sottoscrivere il contratto decentrato di lavoro per i dipendenti del Comune di Terni. “Dispiace che, ancora una volta cavalcando le spaccature sindacali, si sottoscriva un accordo che in realtà penalizza i lavoratori pubblici del Comune di Terni”, afferma Desirè Marchetti, segretaria della Fp Cgil di Terni. “Le lavoratrici e i lavoratori avrebbero certamente meritato di più per la qualità del lavoro svolto in questi anni, di grande difficoltà  - continua la dirigente sindacale - invece vengono doppiamente beffati, prima di tutto a causa del rifiuto da parte dell’amministrazione di accogliere la nostra proposta di scorporare l’indennità di servizio esterno riconosciuta alla polizia locale dal fondo per la produttività, cosa assolutamente legittima come recentemente confermato dalla stessa Aran. Questo - continua Marchetti - avrebbe liberato circa 80mila euro da redistribuire tra tutti i lavoratori e le lavoratrici”.  

ll secondo forte elemento di criticità evidenziato dalla Fp Cgil è relativo alle progressioni orizzontali, sulle quali l’accordo siglato dalle altre organizzazioni sindacali pone vincoli stringenti con percentuali predefinite. “Una scelta sbagliata - afferma ancora Marchetti - perché questo strumento previsto dal contratto degli enti locali è finalizzato a stabilizzare il salario, premiando professionalità e anzianità di servizio”. 

“La nostra idea era ed è quella di una giusta redistribuzione - conclude la segretaria Fp - Se le risorse ci sono, va data l’opportunità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici di poterne beneficiare, altrimenti si sceglie ancora una volta di penalizzare il lavoro”. 
 

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