TERNI - Con il blocco delle assunzioni il Comune di Terni ha tagliato quasi il 18% del personale, riducendo la dotazione organica di oltre 150 dipendenti, parallelamente si è provveduto a tagliare il salario accessorio di quasi 500.000 €: in pratica, mentre i carichi di lavoro aumentavano, le retribuzioni diminuivano, permettendo all’Ente un risparmio di quasi 5 milioni di euro l’anno.

Sentire quindi oggi la proposta dell’Amministrazione di “chiamare i dipendenti comunali a fare sacrifici” è oltremodo irritante, in quanto dimostra quanto questa Giunta non conosca niente della storia del personale di questo Ente.

Preoccupa ancor di più la figura dell’Assessora al personale, che pur promuovendo incontri sindacali, durante gli stessi non accenna mai alle decisioni della Giunta, che vengono enunciate solo attraverso i titoli di stampa.

Era già successo per la proposta del Piano triennale delle assunzioni, è continuato con la deliberazione definitiva dello stesso Piano e l’invio al Ministero dell’Interno per la sua approvazione, da ultimo si scopre, sempre e solo attraverso la stampa, l’idea della Giunta sul contratto di solidarietà, presentata il giorno dopo che l’Assessora aveva incontrato i sindacati, senza proferirne parola.

Tutto questo potrebbe far pensare ad un tentativo di ridimensionare il ruolo dei sindacati, ma a ben vedere potremmo pensare anche ad un superamento del ruolo dell’Assessora al personale, bypassata da decisioni prese in altre stanze.

In ogni caso riteniamo grave l’atteggiamento di questa Amministrazione, che propone soluzioni quasi banali e soprattutto inapplicabili, a problemi seri, senza adire a nessun confronto, tentando di riversare, ancora una volta, il peso dei problemi sui lavoratori, che subiscono il dissesto dell’Ente due volte, in quanto anche cittadini.

Amministratori competenti saprebbero che i dipendenti contribuiscono già al bilancio ogni anno con ben oltre i 350.000 € che oggi essi si permettono di addossare loro, ma evidentemente è necessario informarli che i dipendenti praticano già la solidarietà.

Ora è arrivato il turno della politica: si riducano gli assessori, prima di tutto, che rispetto alla Giunta precedente sono stati raddoppiati, senza considerare la presenza dei commissari, che i compensi di tutti costoro rappresentano un costo davvero spropositato in relazione alla situazione economica dell’Ente e sono in contraddizione assoluta con le decisioni finora adottate, anche rispetto ai servizi da erogare ai cittadini: uno su tutti i Servizi Educativi Comunali, per i quali non avere previsto assunzioni equivale a recitarne il De profundis!

Ad ogni buon conto, come USB crediamo opportuno che la RSU, al più presto, convochi un'assemblea generale del personale, per decidere insieme quale strada intraprendere, se continuare a “dare tempo” a questa Amministrazione, fingendo di non vedere e mantenendo  la testa sotto la sabbia o se, in un momento di grande delicatezza come questo, nel quale la difesa dei lavoratori va in ogni modo rafforzata, quella testa alzarla tutti insieme con orgoglio, verso chi si è presentato quale paladino del rinnovamento ed invece l'unico cambiamento che vuole è annichilire i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente ed i loro rappresentanti, per fare quello che di sbagliato faceva già la Giunta precedente.

USB P.I. Comune di Terni

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