“Apprendo con soddisfazione la notizia del passo indietro del Comune di Perugia in merito alla gara per l’affidamento dei servizi per ragazzi con bisogni educativi speciali, che torna a Borgorete e Polis. Si tratta di una brutta vicenda, che ha messo in luce come il settore degli appalti pubblici legati ai servizi sia bisognoso di un monitoraggio certo e trasparente”. Così Tommaso Bori (Pd-vicepresidente Commissione Sanità e Welfare) nel commentare “la marcia indietro del Comune sul fronte dell’assegnazione dei servizi per ragazzi con bisogni educativi speciali, che fa tornare in campo i precedenti gestori”.

“La retromarcia – spiega Bori – , avvenuta su un appalto gravato anche da un ricorso al Tar, conferma quello che avevamo sostenuto, vale a dire che eravamo in presenza di un bando mal scritto, inopportuno nelle tempistiche (a metà anno scolastico), e che aveva permesso l’arrivo di una cooperativa che aveva messo in servizio personale inadeguato, come appurato dallo stesso Comune nelle sue verifiche”.

“Alla luce di quanto avvenuto – continua Bori – torniamo a chiedere alla Regione un monitoraggio sul territorio rispetto all’erogazione delle gare d’appalto per i servizi scolastici rivolti agli studenti con disabilità, e incentivare i Comuni a valutare, con adeguata competenza i curricula degli educatori. Sarebbe opportuno anche avviare – conclude - la strutturazione di modalità collaborative a livello comunale, basate su coprogettazione coordinata con i diversi stakeholders, come previsto dal Codice del terzo settore, in applicazione dell’articolo 118 della Costituzione e come richiesto anche dai consiglieri di centrosinistra del Comune di Perugia”.

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