PERUGIA - Fra pochi mesi il Comune di Perugia, attraverso una procedura di gara, alimenterà, per tutti gli usi, l’intero patrimonio edilizio e infrastrutturale compresa l’illuminazione pubblica con energia verde certificata da fonti rinnovabili. Il risparmio previsto per l’ ambiente è di 10.125 tonnellate di CO2 all’anno che non saranno immesse nell’ atmosfera, e per i conti del Comune di 300 mila Euro all’anno sulle bollette rispetto ai costo dell’ energia da fonti fossili. Lo ha detto oggi a Roma l’ assessore all’ ambiente, Lorena Pesaresi, intervenendo all'assemblea programmatica nazionale "Regioni e Enti locali per la green economy", dove ha anche riferito dei progetti più innovativi di mobilità elettrica e mobilità dolce, di efficientamento energetico di edifici e pubblica illuminazione.

L’ assessore Pesaresi ha auspicato che il documento programmatico proposto dall’ apposito gruppo di lavoro venga assunto prima di tutto dal Governo centrale quale parte integrante e sostanziale del progetto più complessivo di risanamento del Paese per uscire dalla crisi, per affrontare la recessione economica e avviare una nuova fase di sviluppo.

“Molto si è scritto – ha detto la Pesaresi – ma ancora poco si tradotto in azioni concrete, mentre il paradigma “fare di più e meglio con meno” per il rilancio ecosostenibile dell’economia e dei consumi, unico modello di sviluppo perseguibile per la crescita che vogliamo, non può che essere la strada giusta per l’Italia e per la modernizzazione ecologica del “sistema Paese”.

Se questo è vero – è stato il ragionamento dell’ assessore all’ ambiente - diventa indispensabile mettere in condizione i Comuni e le Regioni di operare affinché gli investimenti tecnologici, la qualificazione o la riqualificazione in chiave green dei centri urbani, la messa in sicurezza del territorio, la riqualificazione del patrimonio pubblico soprattutto dal punto di vista energetico, la riduzione dei consumi, la gestione delle reti in cui l’energia e l’ICT devono svolgere funzioni non più separabili, siano effettivamente realizzabili attraverso due condizioni fondamentali: prevedere da subito deroghe ai vincoli del Patto di stabilità  per le amministrazioni pubbliche,  e cogliere le opportunità comunitarie dei prossimi Fondi strutturali 2014-2020. I Comuni oggi non hanno altre possibilità finanziarie.

L’ assessore ha anche sostenuto “il ruolo importantissimo che le istituzioni locali sono chiamate a svolgere nella  green economy se è vero che dalle città bisogna partire e che la grande sfida climatica impone soluzioni locali  per la protezione del clima globale”.

Alla rilevanza politica nel settore, secondo l’ assessore perugino,  “non corrisponde tuttavia una adeguata dotazione di strumenti in grado di incidere  direttamente nei fenomeni sociali ed economici in un’ottica di green economy. Per tale motivo il ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 rappresenta l’occasione irripetibile per superare uno squilibrio del genere e rendere praticabile  per gli attori dello sviluppo locale una  concreta capacità di intervento in chiave di sostenibilità”.

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