di Alfonso Gianni

LA COMUNE DI PARIGI: UN 150mo DA RICORDARE. Eppure non abbiamo assistito a molte riflessioni, come se per le strade di Parigi, tra il 18 marzo e il 28 maggio del 1871 si fosse svolta una soltanto una coraggiosa rivolta e non una vera rivoluzione, anche se di breve durata. Le edizioni Clichy non l'hanno scordato e hanno ripubblicato una testimonianza celebre ("La Comune") che Louise Michel (la "Vergine Rossa") scrisse alla fine dell'800 di ritorno dal bagno penale della Nuova Caledonia, dopo essere scampata a un attentato il cui autore fu da lei perdonato ed al quale dedicò una sua poesia. Un libro da leggere sui banchi di scuola di tutt'Europa. Lo so, è un'utopia ma è bene coltivarla. Intanto il prossimo numero (il 60) di "Alternative per il Socialismo" di imminente uscita dedica alla Comune due articoli, di Marcello Musto e di Maria Grazia Meriggi. Quest'ultimo così conclude: "Rosa Luxemburg nel 1916 scrisse che la 'tomba della Comune' chiude una fase del movimento operaio e ne apre una nuova fase organizzativa. . . In seguito la Comune fu assunta dalle rivoluzioni del Novecento – da Pietroburgo a Shangai – come un esempio e un incubo. Un nome da invocare ma una sconfitta da riscattare dotandosi – è il caso dei bolscevichi – di strumenti che schiacciassero sul nascere le reazioni dei nemici sconfitti."

 

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