Città di Castello - “Le informazioni relative ai controlli che vengono effettuati sulla discarica di Belladanza dagli organi preposti saranno rese periodicamente note da Comune e Sogepu, in modo da garantire la massima trasparenza sulla gestione dell’impianto e favorire la comprensione e la chiarezza dei dati, evitando fraintendimenti o interpretazioni”. Ad annunciarlo è l’assessore all’Ambiente del Comune di Città di Castello Luca Secondi, che anticipa i contenuti del lavoro che l’amministrazione comunale e l’azienda stanno portando avanti per sviluppare un sistema di comunicazione che aggiornerà costantemente la collettività sull’attività di monitoraggio effettuata sulla discarica tifernate.

“Per l’amministrazione comunale è prioritario tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini – sottolinea Secondi – ma anche garantire una gestione della discarica che sia efficiente e sappia rispondere al ruolo centrale che il Piano regionale dei rifiuti affida all’impianto, nell’aspettativa che la Regione fornisca tutte le garanzie e le certezze per il benessere delle persone e per una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti”.

Da sempre la discarica di Belladanza è sottoposta a continue e approfondite operazioni di monitoraggio e controllo di tutti i parametri e le matrici ambientali, come previsto dalle normative vigenti in materia, specificate nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata dalla Regione dell’Umbria, e nel Piano di Monitoraggio e Controllo del Sito, concordato con l’Arpa dell’Umbria.

In merito alle notizie di stampa riguardanti gli esiti dei controlli effettuati nell’anno 2010, Comune e Sogepu chiariscono che è emerso il superamento in alcuni pozzi di monitoraggio delle acque sotterranee dei limiti per i parametri ferro e manganese ed il superamento in un pozzo del limite per il parametro cloruro di vinile. Tali superamenti sono stati oggetto di uno studio approfondito, effettuato nel 2011 da Arpa Umbria, che ha escluso che la presenza di tali composti sia legata ad attuali interazioni col percolato prodotto dalla discarica, stabilendo inoltre che la presenza di ferro e di manganese oltre i limiti di concentrazione previsti dal D.Lgs.152/2006, è compatibile con le caratteristiche geologiche dei terreni. Dal medesimo studio è emerso anche che la presenza occasionale del cloruro di vinile, suggerisce l'ipotesi di una "contaminazione residuale", collegabile ad un evento datato e ancora riscontrabile per la natura particolarmente persistente di tale sostanza nell'ambiente idrico sotterraneo.

In accordo con le autorità di controllo, Sogepu ha comunque provveduto ad implementare il Piano di monitoraggio e controllo, in particolare per quanto attiene le acque sotterranee, e ad attivare tutte le procedure previste dalle vigenti normative. Le attività da analisi riguardano anche le acque prelevate da pozzi privati posti nelle immediate vicinanze dell’impianto e gli esiti di tali controlli non hanno mai evidenziato la presenza di anomalie correlabili alla presenza della discarica ed alle attività in essa svolte.

Comune e Sogepu ribadiscono che la discarica di Belladanza è gestita adottando tutte le precauzioni possibili al fine di tutelare e salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini.

“Tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sono del resto elementi inscindibili dell’azione dell’amministrazione comunale finalizzata a costruire un modello virtuoso nella gestione del ciclo dei rifiuti, in cui il perno centrale è rappresentato dal modello spinto di raccolta differenziata”, osserva l’assessore Secondi, nel preannunciare l’imminente divulgazione di dati sul servizio “porta a porta” che testimoniano “il conseguimento di risultati eccellenti, sia nel panorama regionale che nazionale”.

Condividi