Il Comune di Città di Castello rafforza l’impegno per l'energia intelligente
CITTA' DI CASTELLO - Si è svolto lunedì, 25 giugno, nella sala consiliare l’incontro di lavoro del Comune di Città di Castello sul Piano d’Azione per l’energia sostenibile deliberato dal Consiglio Comunale nel luglio 2011 nell’ambito dell’iniziativa europea “Patto dei Sindaci”. Un anno dopo l’approvazione del Piano e a un anno dal primo rapporto che la Commissione europea chiede biennalmente sulla sua implementazione, l’amministrazione comunale ha voluto organizzare un incontro per parlare dello stato dei lavori. Il piano delinea il percorso che il comune intende perseguire nei prossimi anni per arrivare nel 2020 a una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 nel territorio comunale. Tradotto in azioni concrete, che costituiscono il cuore del Piano, significa aumentare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica nel settore pubblico e in quello privato, ridurre i chilometri percorsi in automobile e la quantità di rifiuti che finisce in discarica. “La verifica delle azioni in atto e quelle previste serve per accertare se siamo sulla strada giusta a un anno dal primo rapporto che l’Europa ci chiederà nel 2013,” ha introdotto Luca Secondi, assessore all’ambiente, la conferenza.
“Abbiamo preso un impegno forte e convinto che vede la collaborazione di più uffici. Il nostro piano non è un prodotto, ma accompagna ed indirizza un processo che vede l’amministrazione come attore in prima persona e a fianco del settore privato per un futuro energetico più sicuro, un ambiente più sano e un’economia con nuovi posti di lavoro stabili e qualificati.” Karl-Ludwig Schibel dell’Agenzia Utopie concrete ha fatto presente che Città di Castello si muove nell’avanguardia dei duemila Comuni italiani, firmatari del Patto dei Sindaci con un Piano ambizioso ma realistico. Presente il Comune di Umbertide con l’assessore all’ambiente Federico Ciarabelli. Anche Umbertide sta lavorando sull’implementazione del suo Piano d’azione per l’energia sostenibile e l’assessore ha sottolineato l’importanza di fare sistema nello sforzo della modernizzazione ecologica del territorio.
Il dirigente del settore ambiente, Paolo Gattini e l’addetto alla pubblica illuminazione Aldo Fegatelli hanno presentato lo stato dei lavori in un campo d’azione centrale per contenere i consumi di energia elettrica del Comune ma anche per garantire sicurezza e qualità di vita ai cittadini, l’illuminazione pubblica. L’efficientamento energetico ha ottenuto, come ha spiegato con cifre alla mano l’ing Gattini, un ottimo risultato, riducendo di oltre il 60% il consumo di energia elettrica, pur aumentando i punti luce di circa 2500 unità. Il dirigente del settore Assetto del territorio Federico Calderini ha parlato dei numerosi interventi del Comune nell’edilizia scolastica, tra gli altri a Badia Petroia, Latina e San Secondo che ha visto insieme interventi di miglioramento dell’isolamento termico per abbassare il fabbisogno energetico con l’istallazione di impianti termosolari e fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e calore.
Il Comune raggiungerà gli obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 solo insieme agli altri attori decisionali del territorio e hanno preso la parola a tale proposito la Sogepu e Umbra Acque. Gregorio Pavesi ha illustrato l’evoluzione della raccolta differenziata nel Comune di Città di Castello dal 2008, quando il servizio coinvolgeva 9.500 utenze domestiche, ad oggi con altre 4000 utenze domestiche nelle principali frazioni e un aumento delle materie raccolte in modo differenziato dal 16% al 50%. L’obiettivo per il prossimo futuro deve essere, così l’ing Pavesi, di arrivare a quota 65% di raccolta differenziata ma di ridurre anche la quantità di quello che si butta, in modo differenziato o meno. In tal modo la Sogepu prevede di arrivare a una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 dal settore dei rifiuti. L’argomento Acqua è stato presentato da Marino Burini, dirigente di Umbra Acque.
La gestione integrata intelligente dei servizi idrici non comporta solo la riduzione del consumo di questa preziosa risorsa ma con ogni metro cubo di acqua risparmiato si risparmiano anche 1,3 kWh di energia elettrica. Basta pensare che Umbra Acque spende € 1,3 milioni all’anno per l’energia elettrica per capire che l’efficientamento energetico e il contenimento delle perdite costituiscono un’alta priorità per l’ente. Infatti Umbra Acque è impegnata in due progetti europei Life di ricerca applicata per l’efficienza energetica, contenimento perdite e trattamento dei rifiuti liquidi per produzione di biogas. Maurizio Zara di Alleanza per il Clima, struttura di supporto del Patto dei Sindaci in Italia con sede a Città di Castello, ha concluso l’incontro mettendo in evidenza il Piano d’Azione come strumento che già è stato utile e sarà utile per coordinare e integrare il grande spettro di attività e per organizzarle all’interno e all’esterno dell’amministrazione per un territorio ad energia sostenibile e capace di futuro.
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