Di Ciuenlai - Sembrerebbe calma piatta. In attesa del ballottaggio di Spoleto il centrodestra porta a casa ciò che aveva (Amelia, Bettona , Nocera Umbra ed affini), gli avversari tengono Città di Castello , Assisi , Bevagna, Parrano e compagnia bella.Già, solo che sono passati 5 anni da quei risultati ed in questo periodo è successo il finimondo. La Regione e tutti i principali comuni dell’Umbria sono finiti in mano alla destra con la Lega che aveva sostituito il Pd nel ruolo di padrone. 

Questo processo ieri, non solo di è fermato, ma sta vistosamente regredendo. IL centrodestra non è riuscito a riprendersi nemmeno Assisi (perso al primo turno), un comune nel quale, alle regionali aveva ottenuto il 65% dei voti. A urne chiuse ieri erano rimasti il 42%. In due anni è sparito qualcosa come il 20% dei voti. Di più ; a Città di Castello la destra non va nemmeno al ballottaggio e a Spoleto affronterà il secondo turno dietro al Pd. Infine Lega e Fratelli d’Italia tornano alle  percentuali che avevano prima del boom di questi ultimi anni. Ci sarebbe  materia per due anni di riflessione chiusi in un convento e buttando via la chiave.

Allora dall’altra parte è “tutta vita e rock and roll”? Macchè!  A Città di Castello Secondi, l’uomo di Bacchetta e, adesso, anche del Pd, rischia “più di Gagarin”. Dipenderà quel 40% di voti che la destra ha mandato al macero. Sceglierà la stabilità “Bacchettiana” o vorrà dargli una lezione, mandando a casa il “nemico” piddino, scegliendo “l’assessora ribelle?”.  A Spoleto, dove l’opposizione avrebbe dovuto fare man bassa di voti per i disastri combinati dall’amministrazione di centrodestra in questi ultimi anni,  le due coalizioni, partono invece alla pari. Sulla carta, contano un 45% a testa di voto virtuale. Paradossalmente a decidere saranno i consensi conseguiti dalla vera sorpresa di queste elezioni comunali. Parliamo del candidato di Giacomo Leonelli , in quota Calenda . “Mai con i 5 stelle o mai con la destra?” , This is the problem da risolvere nei prossimi 15 giorni. 

E ancora le liste; I partiti tradizionali non sono andati male, sono andati malissimo. E’ l’orgia del falso civico a dettare legge. Le liste cosiddette civiche e personali , create all’ultimo momento con metodi “scientifici”  (a Frà famme na lista!) hanno preso il 60% a Spoleto, il 46% ad Assisi e il 40% a Città di Castello.

In questo quadro e tenendo conto della tendenza nazionale, il Pd non sfonda e non torna alle percentuali di un tempo, come nelle altre regioni ex rosse. Non supera mai il 20% dei voti e solo il dato di Assisi può essere considerato soddisfacente. Se non issa la sua bandiera su Spoleto e su Città di Castello avrà paradossalmente perso una elezione che il centrodestra ha clamorosamente ciccato. Sta a vedere che per una volta hanno perso tutti!

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