Foligno/ Commozione e spirito d'appartenenza: il Contrastanga ricorda i suoi “pilastri”

Foligno/ Commozione e spirito d'appartenenza: il Contrastanga ricorda i suoi “pilastri”

 

Domenica il rione della Quintana di Foligno ha celebrato quattro grandi figure che hanno fatto la storia gialloblu: “Nessun altro può trasmettere queste emozioni”.

 

 

FOLIGNO - Lacrime di commozione, tanti ricordi ed un grande spirito d'appartenenza. Sono gli ingredienti che hanno reso speciale la domenica appena passata del Contrastanga. A Foligno, il rione di via Piermarini ha ricordato coloro che hanno fatto la storia gialloblu. Una cerimonia intensa e a tratti emozionante, ha portato il nuovo consiglio guidato dal priore Carlo Mattioli ad intitolare quattro spazi ad altrettanti contradaioli che non ci sono più, ma che hanno lasciato un segno ancora tangibile. A partire dalla storica priora Anita Chiucchi,  esempio per un'intera generazione di rionali contrastanghini e non solo, alla quale è stata intitolata la sala del Consiglio. La sartoria è stata intitolata alla memoria di Paolo Pacini, mentre la stanza di popolani e tamburini ad Alessandro Fugazza. La scuderia rionale porterà invece il nome di Francesco Pacini. Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari degli storici rionali. A loro, il priore Carlo Mattioli e i responsabili rionali hanno consegnato delle targhe celebrative. Per la famiglia Fugazza, a ritirare il ricordo sono stati Rocco e Matilde, giovanissimi nipoti di Alessandro. Francesca Pacini ha invece ricevuto la targa in ricordo di papà Francesco mentre Daniele e Mariva, rispettivamente figlio e moglie di Paolo Pacini, hanno ritirato quella in memoria dello storico responsabile della commissione artistica. A chiudere il quadro Angelo Chiucchi, nipote di “nonna Anita”. “Con questa cerimonia – ha esordito un emozionato Carlo Mattioli – diamo il via ad una piacevole tradizione, che ci aiuterà a non dimenticare mai il passato e quelle figure che ci hanno permesso di fare Quintana”. Evento nell'evento, nella sala del Consiglio il Contrastanga ha voluto appendere anche le foto di tutti i successori di Anita Chiucchi. E proprio loro, gli ex priori, non potevano mancare alla domenica di festa. Luciano Giusepponi, Guido Bacino, Daniele Mantucci, Maurizio Metelli e Francesco Felicioni: ad ognuno è toccato il compito di ricordare Anita Chiucchi e raccontare alle nuove generazioni l'importanza che la sua figura ha rivestito per i colori gialloblu. “Questa iniziativa – ha commentato il vicesindaco di Foligno, Rita Barbetti – dimostra la grande propensione della Quintana a guardare al futuro, non dimenticando però il passato. I quintanari dimostrano che non è vero che gli ideali non vanno più di moda”. A spendere parole importanti è stato anche il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli: “Anita Chiucchi era una fuoriclasse alla Cristiano Ronaldo – ha detto il numero uno di palazzo Candiotti -. Questa è una giornata splendida che celebra grandi personaggi che, pur appartenendo ad un singolo rione, sono stati un modello per tutti gli altri. La Quintana è l'esempio che non esiste un'altra istituzione che possa trasmettere questo tipo di emozioni”. Asciugate le ultime lacrime e conclusa la cerimonia, la domenica è proseguita con un piacevole pranzo all'interno della taverna “Sette Selle”.

 

Domenica il rione della Quintana di Foligno ha celebrato quattro grandi figure che hanno fatto la storia gialloblu: “Nessun altro può trasmettere queste emozioni”.

 

 

FOLIGNO - Lacrime di commozione, tanti ricordi ed un grande spirito d'appartenenza. Sono gli ingredienti che hanno reso speciale la domenica appena passata del Contrastanga. A Foligno, il rione di via Piermarini ha ricordato coloro che hanno fatto la storia gialloblu. Una cerimonia intensa e a tratti emozionante, ha portato il nuovo consiglio guidato dal priore Carlo Mattioli ad intitolare quattro spazi ad altrettanti contradaioli che non ci sono più, ma che hanno lasciato un segno ancora tangibile. A partire dalla storica priora Anita Chiucchi,  esempio per un'intera generazione di rionali contrastanghini e non solo, alla quale è stata intitolata la sala del Consiglio. La sartoria è stata intitolata alla memoria di Paolo Pacini, mentre la stanza di popolani e tamburini ad Alessandro Fugazza. La scuderia rionale porterà invece il nome di Francesco Pacini. Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari degli storici rionali. A loro, il priore Carlo Mattioli e i responsabili rionali hanno consegnato delle targhe celebrative. Per la famiglia Fugazza, a ritirare il ricordo sono stati Rocco e Matilde, giovanissimi nipoti di Alessandro. Francesca Pacini ha invece ricevuto la targa in ricordo di papà Francesco mentre Daniele e Mariva, rispettivamente figlio e moglie di Paolo Pacini, hanno ritirato quella in memoria dello storico responsabile della commissione artistica. A chiudere il quadro Angelo Chiucchi, nipote di “nonna Anita”. “Con questa cerimonia – ha esordito un emozionato Carlo Mattioli – diamo il via ad una piacevole tradizione, che ci aiuterà a non dimenticare mai il passato e quelle figure che ci hanno permesso di fare Quintana”. Evento nell'evento, nella sala del Consiglio il Contrastanga ha voluto appendere anche le foto di tutti i successori di Anita Chiucchi. E proprio loro, gli ex priori, non potevano mancare alla domenica di festa. Luciano Giusepponi, Guido Bacino, Daniele Mantucci, Maurizio Metelli e Francesco Felicioni: ad ognuno è toccato il compito di ricordare Anita Chiucchi e raccontare alle nuove generazioni l'importanza che la sua figura ha rivestito per i colori gialloblu. “Questa iniziativa – ha commentato il vicesindaco di Foligno, Rita Barbetti – dimostra la grande propensione della Quintana a guardare al futuro, non dimenticando però il passato. I quintanari dimostrano che non è vero che gli ideali non vanno più di moda”. A spendere parole importanti è stato anche il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli: “Anita Chiucchi era una fuoriclasse alla Cristiano Ronaldo – ha detto il numero uno di palazzo Candiotti -. Questa è una giornata splendida che celebra grandi personaggi che, pur appartenendo ad un singolo rione, sono stati un modello per tutti gli altri. La Quintana è l'esempio che non esiste un'altra istituzione che possa trasmettere questo tipo di emozioni”. Asciugate le ultime lacrime e conclusa la cerimonia, la domenica è proseguita con un piacevole pranzo all'interno della taverna “Sette Selle”.

 

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