Case di riposo, residenze sanitarie assistite, residenze protette dove si denunciano cattive condizioni di vita. Fatti che si ripetono e che si scoprono da denunce o dagli interventi del Nas. La Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria continuano a chiedere maggiori controlli e partecipazione attiva nelle strutture dedicate alle persone anziane e comunque più fragili della società. “E la nostra richiesta, che ormai si perpetra da due anni –spiegano i segretari generali regionali Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini e Uilp Uil Umbria Francesco Ciurnella- ritorna ad essere pressante a causa di fatti di cronaca, ultimo quello delle indagini in corso nella struttura di Torchiagina di Assisi. Da parte nostra, in generale, non possiamo che sollecitare la magistratura a fare il proprio corso”.

La Fnp Cisl e la Uilp Uil Umbria rivendicano da sempre che “quando viene rilasciata l’autorizzazione o l’accreditamento da parte delle autorità competenti sia previsto l’accesso in qualsiasi momento alle strutture residenziali da parte di una commissione di controllo e vigilanza, nella quale il sindacato ne sia parte integrante in rappresentanza degli ospiti”.
I pensionati sono consapevoli che si tratta di una seria assunzione di responsabilità e si dicono pronti “ad affrontare sul nascere atteggiamenti o comportamenti che devono essere stigmatizzati e denunciati senza timore. Alla Regione chiediamo quindi –hanno concluso- di modificare i regolamenti in modo che quando vengono date le autorizzazioni o fatti gli accreditamenti a queste strutture si abbia la possibilità, da subito, di poter entrare e creare i presupposti per un approccio costruttivo e rispettoso degli ospiti”.

Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria

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