PERUGIA – Nella seduta odierna della Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, sono stati illustrati i dati  relativi all'utilizzazione delle acque minerali e termali relativamente agli anni 2010, 2011 e 2012, la relazione sull'attuazione della legge '22/2008' ('Norme per la ricerca, la coltivazione e l'utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali). I consuntivi e dati statistici relativi al 2013 e 2014 sono ancora in fase di elaborazione e verranno trasmessi alla Commissione nel prossimo mese di marzo.

Tra i passaggi principali dello studio emerge che la crisi economica ha interessato anche il settore delle acque minerali il quale, dopo anni di crescita ha fatto registrare una flessione nei consumi. Una contrazione delle vendite che ha riguardato soprattutto le acque posizionate in fascia alta di mercato.

In Umbria, nel 2010 con 1.247 milioni di litri circa, si è lievemente decrementata la produzione di acque minerali (-0,27 per cento rispetto al 2009), nuovamente in controtendenza con il mercato nazionale (-2 per cento).
Nel 2011 cambia nuovamente in positivo la situazione per l'Umbria dove vengono imbottigliati 1.336 milioni  di litri, con un aumento del 7 per cento rispetto al più 1,6 della produzione nazionale.
Il 2012 vede un ulteriore aumento di produzione del 2 per cento, però stante la crisi economica sono i produttori che si rivolgono al mercato di primo prezzo a incrementare i propri volumi, mentre le acque posizionate in fascia alta di mercato scontano le difficoltà economiche in cui versano i consumatori.

Le acque umbre poste in commercio, al 2012, sono 19 a fronte delle circa 317 presenti sul territorio nazionale; con 10 stabilimenti di imbottigliamento contro i 176 nazionali.

Per quanto riguarda le acque termali, nel 2010 i curandi presso i due stabilimenti termali di Città di Castello (Fontecchio) e Spello (Terme Francescane) sono stati 14.908 - 459 in meno rispetto al 2009. Risultato positivo si è registrato per le Terme Francescane (da 8454 a 8598), mentre per quelle di Fontecchio da 6913 si è passati 6310 presenze.
Nel 2011 la somma dei curandi dei due stabilimenti è stata 15.958 (1050 in più rispetto al 2010) di cui 8733 nelle Terme Francescane e 7225 in quelle di Fontecchio.
Nel 2012 i curandi, nei due stabilimenti, sono stati 15.550 (408 in meno al 2011) di cui 9806 nelle Terme Francescane e 5744 in quelle di Fontecchio, con una vistosa perdita di curandi nella struttura tifernate anche e soprattutto a causa del non funzionamento della struttura alberghiera. Per quanto attiene ai riflessi occupazionali si registra una diminuzione del personale occupato  presso gli stabilimenti.

Nell'ambito del progetto 'Essere Bene', dopo la fase relativa agli studi di fattibilità, per la valorizzazione delle risorse termali non utilizzate in Umbria, la Regione, in collaborazione con gli Enti territoriali ha realizzato i primi interventi di recupero: a Parrano (Tr), Cerreto di Spoleto, Alviano e Lugnano in Teverina.
Il progetto 'Essere Bene' è stato redatto da Sviluppumbria in collaborazione con la Regione Umbria che mira a portare avanti l'azione di promozione dei siti individuati nella rete del benessere.

Nel 2012, dai canoni applicati (imbottigliamento, di superficie, per concessioni e per permessi di ricerca) sono confluite nel bilancio regionale risorse per 1milione 600mila euro.

 

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