Commissario regionale CRI, Paolo Scura, nominato Ispettore Nazionale Donatori
PERUGIA - Il Commissario regionale CRI, Paolo Scura, nominato Ispettore Nazionale Donatori sangue CRI- Per la prima volta l'incarico affidato ad un Volontario della CRI umbra.
Quanti anni aveva quando ha aderito alla CRI?
Sono entrato a far parte della CRI, nel 1997, avevo 23 anni, presso l’allora Sottocomitato di Assisi; feci domanda per poter svolgere l'anno di leva, quale obiettore di coscienza nella Croce Rossa. Purtroppo quello però fu davvero un anno difficile, a settembre infatti il terremoto colpì duramente l’Umbria e mi ritrovai a coordinare i servizi dal centralino della CRI di Assisi che era infuocato; è stata un’esperienza davvero significativa, che mi ha fatto crescere velocemente.
Dove viveva?
Sono calabrese, di un piccolo paesino di minoranza linguistica albanese della provincia di Cosenza, ma ero a Perugia da qualche anno, studiavo medicina, ed anche qui, frequentavo il reparto della Clinica medica 2, diretto dal Prof. Elmo Mannarino, una figura professionale ed umana che rappresenta sempre un punto di riferimento per tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerlo.
Perchè la scelta maturata di rimanere nella CRI?
Non c’è realmente una spiegazione sulla mia scelta di dedicarmi alla CROCE ROSSA, volevo, cercavo qualcosa che potesse darmi un contatto diretto con chi tutti i giorni si occupa dei “dimenticati”, della persone che hanno la neccessità di un rapporto umano e di un sostegno concreto. Allora decisi di rimanere in CRI, oggi posso dire che è stata una delle scelte più giuste che ho fatto nella mia vita.
Qundo è avvenuta la nomina ad Ispettore regionale della componente Donatori di sangue?
Nasce tutto un po’ per caso all’inizio del 2005, ero un volontario distaccato al Comitato Regionale, facevo l’autista dell’allora presidente, Daniela Tazza Borzomati. La Presidente e l’allora Direttore Regionale Dott. Antonio Piro, mi chiamarono in presidenza e mi chiesero se volevo provare a lavorare su un progetto nuovo per la CRI umbra, la promozione della donazione del sangue e lo sviluppo della Componente Donatori di Sangue in Umbria. Avevano pensato di segnalare il mio nome all’Ispettore Nazionale Donatori di Sangue. Incredulo, accettai. La nomina arrivò il 31 maggio, in quel momento in Umbria erano presenti 2 soli gruppi, il mio molto numeroso a Deruta, dove sono tutt’ora iscritto, ed uno da ricostruire a Terni. Oggi in umbria ci sono sette gruppi di Volontari Donatori di sangue dislocati in tutta la regione, che si occupano della promozione della donazione.
Il suo rapporto con la dott.ssa Torresi come e quando nasce?
Quel 31 maggio nasce il mio rapporto con la dott.ssa Maria Vittoria Torresi. La incontrai al primo Consiglio Nazionale della Componente a metà giugno dello stesso anno. Nel corso di questi anni, mi ha insegnato tutto, e non solo in CRI, è per me ancora un punto fermo, sono affettivamente legato a Lei, tanto da riterla una mamma adottiva. Man mano che la mia esperienza in CRI cresceva, Lei mi assegnava sempre qualche nuovo incarico di fiducia, come la responsabilità di costruire un gruppo nazionale di giovani che collaborasse con i giovani delle altre associazioni che si occupano di sangue, AVIS, FIDAS e FRATRES. In seguito mi mandò a fare il Commissario della Componente Donatori anche in Puglia, poi in Lombardia e nel frattempo mi aveva già nominato Vice Ispettore nazionale Vicario. Ci sentiamo quasi tutti i giorni. Posso dire che devo tutto quello che so a LEI.
In breve alcune delle esperienze più significative per la sua crescita in CRI fatte come Ispettore donatori.
In questi anni sono state davvero tantissime le esperienze formative che si sono susseguite, ma due credo siano quelle pù rappresentative per la mia azione di volontariato nei Donatori di CRI: la prima, importantissima, con il gruppo giovani, ad un convegno di 3 giorni a Pisa insieme alle altre associazioni nazionali che si occupano di donazione del sangue, gia nominate, durante il quale ci siamo confrontati tra noi, scambiandoci idee ed esperienze, senza pregiudizi e senza codizionamenti dettati dall’associazione di provenienza; la seconda la mia partecipazione all’11° Convegno Internazionale dei Volontari Donatori di Sangue della Croce Rossa Internazionale- IL CAIRO 13- 18 gennaio 2008). C’era la Croce Rossa di tutto il mondo, 197 nazionalità diverse che parlavano del tema della donazione del sangue. Una esperienza unica. Ho conosciuto lì Club 25, il programma mondiale della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, rivolto a tutti i giovani tra i 18 ed i 25. Al rientro mi sono messo d’impegno per portare questo programma anche in Italia, siamo a buon punto, spero di riuscirci.
Il suo rapporto con il Commissario nazionale, Avv. Francesco Rocca.
Per parlare del mio rapporto con il Commissario potrei solo dire che si rinnova costantemente con grande stima reciproca e condivisione d'intenti: prima mi ha nominato Presidente della CRI Regionale dell’Umbria e da oggi mi ha dato la possibilità di fare un'altra significativa esperienza di crescita e responsabilità nella CRI, con la nomina a Ispettore nazionale della Componente Donatori di sangue.
La nomina a commissario nazionale e le prospettive future.
La scelta d el Commissario nazionale Rocca di affidare a me la componente Donatori mi riempie d’orgoglio,anche perché sono il primo volontario della CRI umbra a ricoprire la carica di Ispettore Nazionale di una componente, e poi così posso continuare la strada intrapresa con la dott.ssa Torresi, ma il futuro è legato soprattutto alla riforma della Croce Rossa Italiana. Ora spero di poter comprendere quale sia la strada migliore da seguire, dando il mio personale contributo alla crescita dell'associazione ed alla diffusione dei suoi principi fondanti tra tutti i membri della società civile.
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