Una firma per liberare la domenica, attraverso una legge di iniziativa popolare che combatta la liberalizzazione selvaggia delle aperture domenicali dei negozi e restituisca alle Regioni la potestà di decidere. La battaglia è appena iniziativa e vede in prima fila la Filcams Cgil, che da sempre è impegnata a contrastare la deriva liberistica che vuole i negozi e i supermercati aperti “24x7”, con conseguenze pesantissime sulla vita di lavoratori e, soprattutto, lavoratrici e pressoché nulle su consumi, aumento del Pil e occupazione.

“Chiudere la domenica quando non è strettamente necessario – si legge nell'appello per la raccolta firme – è importante per noi perché ci permette di riposare, di stare in famiglia, di condividere tempo libero e interessi”.

Per queste ragioni, insieme alle altre sigle sindacali del commercio di Perugia e Terni, la Filcams Cgil ha deciso di partecipare all’iniziativa promossa da Confesercenti dal titolo “Liberaladomenica” (www.liberaladomenica.it) che prevede appunto la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare.

I segretari di Filcams-Cgil Perugia e Terni, Fisascat-Cisl Umbria e Uiltucs Perugia e Terni, Cardinali, Marchetti, Natili, Luchetti e Ricciarelli, si sono incontrati insieme alla Confesercenti Umbria per condividere l’iniziativa, che nei giorni scorsi ha ricevuto anche il consenso e l'appoggio della Conferenza Episcopale umbra.

“Il problema della deregolamentazione delle aperture e l’effetto negativo provocato su molte imprese, sulle lavoratrici ed i lavoratori e le loro famiglie, rappresentano l’unico risultato scaturito da una normativa che consideriamo sbagliata e non aderente alle vere necessità del settore e del Paese”, hanno affermato i segretari dei sindacati nell'incontro con Confesercenti.

Intanto, nelle sedi Cgil di Perugia e Terni è già possibile firmare per l'iniziativa.

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