Avrebbe dovuto essere la stagione della ripartenza dello sport, invece sono tante le difficoltà per la School Volley Perugia che si ritrova a fare i conti con gli ultimi strascichi legati alla pandemia. Prima la sede naturale del palazzetto di San Marco viene trasformata in hub vaccinale, poi la palestra di un liceo è resa non disponibile dalla autorità d’istituto. La società del presidente Dario Mandò non pensava di dover continuare ad affrontare proprio ora problematiche che si pensava fossero ormai alle spalle. La prima doccia fredda arrivava in agosto con il Comune di Perugia che decideva di riadattare il palazzetto di San Marco a centro per la somministrazione dei vaccini.

L’assessore allo Sport e Commercio del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, lanciava un appello ai gestori di strutture sportive. Accogliere e trovare riparo per gli atleti in giallonero era un appello recepito da pochi. Un grazie va sicuramente alla ASD MONTEGRILLO, affiliata alla Federazione Italiana Tennis Tavolo, che ha destinato un giorno alla pallavolo presso la palestra della scuola di quartiere. Un altro aiuto è arrivato dalla ASD Libertas Perugia ed infine il Comune che ha concesso qualche ora presso il PalaPellini. Tutto ciò poteva essere quasi sufficiente prima della improvvisa “non disponibilità” della palestra di un liceo di Perugia.

A porre il veto la direzione didattica del liceo, a sottolineare una diversità tra scuola e sport. Due facce evidentemente di medaglie diverse. Ma risolvere piuttosto che recriminare resta l’obiettivo principale della School Volley Perugia. Alle famiglie dei tesserati bisogna la società chiede scusa anche se questa volta le responsabilità sono altrui.

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