PERUGIA - Rivedere l'organizzazione del lavoro alla Colussi "che potrebbe ridurre sostanzialmente gli esuberi" (coinvolgendo solo chi vuole uscire con un incentivo) e convocazione di un nuovo tavolo per il 25 ottobre "per entrare meglio nel merito delle questioni": è quanto deciso nel Tavolo tra azienda e sindacati che si è svolto nella sede di Confindustria, a Perugia. Lo si apprende dai rappresentati delle segreterie di Fai, Flai e Uila presenti al confronto al termine del quale hanno espresso un "cauto ottimismo".

Nella sede dell'associazione degli industriali è andato avanti a lungo un braccio di ferro tra le parti, mentre fuori si è svolto un presidio dei dipendenti. Azienda e sindacati si sono confrontati dopo l'annuncio da parte della Colussi di 125 licenziamenti nello stabilimento di Petrignano d'Assisi.
Dalla riunione, sottolineano i sindacati, emerge "una apertura da parte dell'azienda e ci sono quindi margini di manovra e uno spiraglio importante".

COLUSSI, RIBADITA VOLONTA’ DI RILANCIARE LO STABILIMENTO DI PETRIGNANO 

Da parte sua il Gruppo Colussi ha ribadito alle rappresentanze sindacali la volontà di implementare il piano industriale relativo al sito di Petrignano. L’occasione è stata data dal primo tavolo di confronto seguito all’ufficializzazione della decisione di avviare la procedura di riduzione del personale in considerazione degli esuberi strutturali che nel passato erano stati gestiti con i contratti di solidarietà.

Nel corso della riunione odierna Colussi ha ribadito la massima disponibilità a portare avanti un confronto serrato e positivo con le organizzazioni sindacali dando disponibilità a lavorare su un diverso modello organizzativo e di flessibilità, con l’obiettivo di contenere per quanto possibile il numero degli esuberi previsti ad oggi.

Un nuovo modello che per l'azienda, unitamente agli importanti investimenti previsti, consentirà un pieno e concreto rilancio del sito di Petrignano assicurando sviluppo e crescita sull’ambito industriale ma anche sulle attività dell’indotto che sempre più possono essere coinvolte in una crescita organica del territorio e delle sue peculiarità.

Sempre per l'azienda la situazione occupazionale che si presenta a Petrignano non è infatti legata a difficoltà aziendali o di business ma la conseguenza di una produzione sempre più coerente con la continua attività di Ricerca e Sviluppo ed innovazione tecnologica che il Gruppo Colussi sta portando avanti da tempo, trovando riscontro nel gradimento da parte dei consumatori. 

"Il piano industriale ripercorso con le organizzazioni sindacali - si legge ancora nella nota aziendale - ha mostrato come non si può certo parlare di disimpegno sul territorio umbro, in considerazione degli importanti investimenti pianificati nel triennio 2017-2019, con una cifra che complessivamente potrebbero superare gli 80 milioni di euro. Una parte rilevante destinata ai progetti di promozione commerciale per allargare la base dei consumatori che stanno dimostrando di apprezzare sempre più i marchi del gruppo con Colussi è risultato essere il primo brand alimentare per crescita nel 2016 (+21,5% a sell out), confermando questo trend anche nei primi mesi del 2017. In particolare si è distinta Misura che ha messo a segno una crescita del 34%, grazie anche ai nuovi prodotti lanciati nel corso dell’anno.

Una fetta importante di investimenti è destinata alle attività di Ricerca e Sviluppo - previsti in crescita di oltre il 50% - che hanno già dimostrato di avere un impatto concreto anche sul territorio. I progetti di filiera hanno permesso di superare i 1.000 ettari coltivati a grano in Umbria impiegati nella produzione del Gruppo mentre sono in progetto ulteriori analisi tecnologiche finalizzate ad introdurre la coltivazione sul territorio della chinoa per l’impiego nei prodotti da forno.

Complessivamente sono oltre 15 i milioni d’investimenti che andranno a toccare direttamente il sito produttivo nel prossimo triennio aggiungendosi a quelli che nel passato avevano permesso un’importante azione in termini di innovazione di prodotto che ha consentito il lancio di oltre 40 nuovi prodotti".

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