PANICALE – Non solo apprezzata pittrice, ma anche esempio di emancipazione femminile e modello evoluto di libertà. Così Denise De Visscher Cichi ha conquistato il cuore dei panicalesi intrecciando con loro uno stretto rapporto di reciproca stima.

Era il 1973 quando l’artista di origini belghe, insieme al marito, Italo Cichi, scelse di stabilirsi definitivamente a Panicale. E qui è rimasta fino al giorno della sua morte, avvenuta nella casa di Via del Filatoio il 9 gennaio del 2013.

Una permanenza lunga quaranta anni, durante i quali Denise non solo ha continuato a coltivare la sua principale passione, quella per la pittura, ma è stata anche un punto di riferimento grazie al suo alto spessore culturale e al carattere aperto e accogliente.
Non poteva dunque mancare nel borgo umbro un luogo che continuasse a tenere vivo il ricordo di questo personaggio a cui Panicale si sente ancora profondamente legata.
In prima linea in questa operazione è la Fondazione Denise De Visscher Cichi, nata per esaudire le volontà testamentarie della stessa artista, che come primo atto concreto si è adoperata per aprire la Galleria in Via Boldrino Paneri. Qui Denise era solita dipingere e trascorre molte ore della sua giornata tra libri, colori e pennelli. Adesso è uno spazio completamente restaurato, in cui si conservano molti dei suoi effetti personali, tra cui il cavalletto, il camice e il tavolo da lavoro, e un’ampia raccolte di volumi. Ed in cui è possibile ammirare una selezione delle centinaia di opere conservate dalla Fondazione.
Una selezione accuratamente scelta per ripercorre in pochi metri la lunga carriera artistica di Denise. In quasi settanta anni di lavoro ha sperimentato molte tecniche ed espressioni, passando dal figurativo degli inizi, all’astratto fino ad utilizzare dal Duemila in poi gli strumenti digitali.
I suoi lavori sono stati esposti ed apprezzati nelle principali città del Belgio, a Parigi e a Roma. La prima mostra a Panicale (nella Chiesa di Sant’Agostino) risale al 1997, ma il borgo umbro negli anni ha potuto più volte godere della bellezza delle sue opere grazie ad una serie di esposizioni nello studio di Via Paneri che dal 2007 sono diventate a cadenza annuale.
Il suo testimone, come detto, è stato adesso raccolto dai membri della Fondazione (la presidente Raffaella Sili, l’amministratore delegato Diego Cherubini, e i parenti Francoise De Visscher e Bernard De Visscher). La Fondazione è nata, così come desiderava Denise, per raccogliere e diffondere la conoscenza delle sue opere, ma anche per promuovere l’arte e la cultura (in particolare arte figurativa e letteratura) attraverso l’organizzazione di mostre, esposizione e eventi.
La Fondazione pertanto, così come espresso nella cerimonia inaugurale della Galleria, intende collaborare con il Comune (per il progetto culturale “ArtInsieme”), le diverse associazioni culturali del luogo, l’Istituto Comprensivo Panicale- Tavernelle- Piegaro e le artiste e gli artisti che vorranno contribuire agli stimoli culturali.
Intanto, in occasione di Fili in Trama, in programma per il prossimo fine settimana, la Galleria ospiterà un’esposizione di modellini in scala di costumi degli allestimenti del Gran Teatro La Fenice di Venezia realizzati dal costumista Carlos Tieppo.
Le visite alla Galleria possono essere prenotate rivolgendosi all’Info Point di Panicale.

 

 

 

 

 

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