Colf: Cgil, servono luoghi per la quarantena di chi rientra da Paesi a rischio
Filcams, Spi e Cgil di Perugia è necessario un intervento del pubblico per garantire le condizioni di sicurezza per le collaboratrici domestiche
Perugia, 6 agosto – “È necessario garantire condizioni di sicurezza per le collaboratrici domestiche (colf e badanti) di rientro dai Paesi a rischio Covid e per le persone assistite, spesso anziani”. Lo affermano in una nota congiunta Filcams, Spi e Cgil di Perugia, che evidenziano la necessità di individuare spazi dove svolgere l’eventuale quarantena prevista, dato che il domicilio di residenza - lo stesso degli assistiti - non può servire a tale scopo.
“C’è necessità di un intervento del pubblico per gestire la quarantena di queste lavoratrici, individuando strutture dedicate ed evitando situazioni di rischio sanitario o l’allontanamento da parte delle famiglie - sottolineano dalla Cgil - ma c’è anche un problema legato al reddito di queste lavoratrici, visto che la quarantena non è considerata periodo di malattia e non è quindi retribuita. È necessario che il governo, le Regioni e gli enti locali si coordino per fare fronte a una situazione che anche nel nostro territorio riguarda centinaia di lavoratrici e di famiglie. Questa potrebbe essere l’occasione, inoltre - concludono dal sindacato - per istituire quell’albo regionale delle collaboratrici domestiche che come Cgil chiediamo da tempo, uno strumento in grado di garantire legalità e rispetto dei diritti in un settore fondamentale come quello dell’assistenza alla persona”.
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