COLDIRETTI - Psicosi folle da batterio killer. Giù made in Umbria tra 40-70%
di N.B.
PERUGIA - La psicosi di alcuni grandi Paesi Europei sul rapporto, mai provato, tra verdura e il nuovo batterio killer sta creando notevoli danni economici anche alle aziende perugine. La Coldiretti sta registrando la forte preoccupazione di numerosi imprenditori agricoli, che subiscono incolpevolmente un calo sensibile delle vendite, in seguito ad una vicenda gestita nel completo caos tra errori, ritardi e dannose approssimazioni a livello europeo.
È il caso della Cooperativa Ortofrutticola S. Andrea di Perugia, che produce annualmente circa 40.000 quintali di ortaggi freschi Made in Umbria, distribuiti principalmente presso la piccola e grande distribuzione. I cali delle vendite - precisa il presidente della Cooperativa Giuseppe Goretti - interessano innanzitutto i cetrioli (- 70%) ingiustamente indicati inizialmente come responsabili e gli altri ortaggi (- 40%), come insalate e pomodori, ma c’è preoccupazione anche per la frutta di stagione locale che tra pochi giorni entrerà in commercio.
Per questo è iniziata una vera e propria mobilitazione “antipanico” della Coldiretti, per superare la psicosi ingiustificata che ha determinato il crollo negli acquisti a livello nazionale e all’estero dei prodotti ortofrutticoli e necessaria per la ripetuta diffusione di notizie risultate infondate che hanno però provocato il cambiamento della dieta di un cittadino europeo su tre (35 per cento), secondo Eurobarometro. A livello nazionale, il 43 per cento degli italiani, di fronte ad una emergenza alimentare, evita gli alimenti di cui ha sentito parlare per un certo periodo di tempo, mentre il 13 per cento lo esclude definitivamente dalla dieta con solo il 30 per cento che si preoccupa ma non cambia acquisti e il 12 per cento che ignora l’informazione, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro.
Come precisato dal Ministro della Salute, non mangiare la frutta e la verdura nel nostro paese non ha alcun senso - sostiene il presidente Coldiretti Perugia Luca Panichi. Bisogna evitare allarmismi - aggiunge Panichi - in un paese come l’Italia che è leader in Europa nella produzione di frutta e verdura dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Grazie alla battaglia della Coldiretti per la trasparenza dell’informazione è comunque possibile riconoscere su tutti i banchi di mercati, negozi e supermercati la provenienza della frutta e verdura in vendita poiché è in vigore l’obbligo di riportare le informazioni relative all’origine, alla categoria, alla varietà, nonché al prezzo della frutta e verdura messe in vendita sia nel caso di prodotti confezionati che in quelli venduti sfusi, per i quali possono essere utilizzati appositi cartelli o lavagnette. Tra l’altro - afferma Coldiretti - i controlli sulle produzioni agricole in Italia sono capillari e attenti, non solo nei momenti di maggiore emergenza.
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