PERUGIA – “Bene” il piano straordinario di contenimento dei cinghiali, proposto dall'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, “ma occorre anche liquidare tutti i danni che gli imprenditori agricoli umbri hanno gia' subito”: è quanto afferma Coldiretti Umbria, che accoglie con favore l'iniziativa della Regione per affrontare l'annoso problema dei danni da fauna selvatica in maniera preventiva, limitando al minimo gli esborsi da parte della pubblica amministrazione.

“Le imprese agricole - afferma Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria - non possono più sopportare una situazione che liquidi il problema della fauna selvatica con indennizzi tardivi, o con un sistema preventivo di abbattimento di capi, rivelatosi nei fatti insufficiente. Quindi, se il piano straordinario proposto va nella giusta direzione più volte sollecitata dalle aziende agricole, alle prese con una sempre più insostenibile situazione, bisogna anche rinnovare l'impegno per garantire loro, la certezza del ristoro dei danni già subiti, in sensibile aumento rispetto al passato”.

Intanto - come ricorda il direttore regionale Coldiretti, Alberto Bertinelli - il comparto agricolo umbro, già alle prese con i bassi prezzi all'origine pagati per i prodotti e con un'inarrestabile crescita dei costi di produzione, a cominciare dai rincari dei carburanti, “deve affrontare anche la minaccia della siccità. Infatti - conclude - dopo la mancanza di precipitazioni che ha caratterizzato l'autunno scorso, anche il 2012 è stato fino ad ora segnato dall'assenza di pioggia che sta provocando un allarme generalizzato sulla situazione dei principali bacini idrici e dei terreni.
 

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