PERUGIA - Dopo la realizzazione delle infrastrutture di collegamento e l’ampliamento delle piste e delle strutture di servizio dell’aeroporto di Sant'Egidio, è necessario avviare immediatamente una nuova fase di sviluppo, per la quale sono necessari due elementi: nuove risorse finanziare e un management adeguato. E' questa la posizione della CNA Provinciale di Perugia, che in una nota sottolinea come, “per quanto riguarda le risorse finanziarie, solo attraverso l’apertura del capitale sociale ai privati, auspicabilmente con una comprovata esperienza nel settore, si potrà garantire in breve tempo il pareggio di bilancio, che da troppi anni chiude in rosso”. D’altra parte fino ad oggi l'aeroporto umbro non è riuscito a rappresentare un punto di riferimento per il movimento dei cittadini e dei turisti, nonostante il continuo aumento annuale di passeggeri.

“Riteniamo inoltre – prosegue la CNA - che accanto a nuove risorse finanziarie sia necessario individuare un management con comprovata esperienza e conoscenza in tema di trasporto aereo, in grado di individuare nuove tratte di collegamento che assicurino maggiori introiti, ma anche di intessere rapporti nazionali e internazionali di settore. L’aeroporto regionale dell’Umbria potrebbe avere le potenzialità per diventare il 3° aeroporto di Roma, se fosse adeguatamente collegato alla capitale anche attraverso l’alta velocità”.

Con il termine dei lavori relativi al potenziamento delle infrastrutture, conclude la CNA Provinciale di Perugia, “pensiamo che sia giunto ad esaurimento anche il buon lavoro svolto fino ad oggi da un Consiglio di Amministrazione ristretto, sul cui rinnovo si deve fin d’ora riflettere per cui auspichiamo al più presto anche il rinnovo di tale organo. Come rappresentanti dell’artigianato e della piccola impresa anche in questo campo siamo pronti a fare la nostra parte”.


 

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