Andamento dell'economia e dati occupazionali dell'area del Trasimeno, anche la CNA condivide il grido di allarme dei sindaci del territorio. “A nostro avviso – afferma Roberto Giannangeli, direttore CNA provinciale di Perugia – per avviare una nuova fase di sviluppo in quest’area è necessario ripartire dalle risorse economiche, sociali, artistiche, culturali e paesaggistiche di cui è ricca la zona”. In particolare, “pensiamo che sul Trasimeno le aree dello sviluppo possano essere rappresentate da meccanica, agroalimentare e turismo. In questo territorio - sottolinea Giannangeli - nel corso degli ultimi 30 anni si è venuto a creare un vero sistema economico locale specializzato nelle produzioni di trasformatori. Accanto alle imprese storiche, che in questi mesi stanno affrontando una delle peggiori crisi aziendali degli ultimi anni, ve ne sono molte altre che sono in forte fase di sviluppo, avendo puntato sull'internazionalizzazione e sull’innovazione di processo e di prodotto”. È da qui, sostiene il direttore provinciale di CNA, “che è necessario ripartire, puntando su una forte integrazione tra le aziende locali, attraverso la costruzione di reti d’impresa per realizzare nuovi prodotti che possano permettere la penetrazione di nuove nicchie di mercato, sia a livello nazionale che internazionale, facilitando così la creazione di nuovi posti di lavoro”. In quest’ottica “il Trasimeno deve tornare ad essere polo attrattivo per il turismo di ingresso in Umbria – prosegue Giannangeli –. Per fare ciò è necessario avviare azioni di sistema che devono superare l’eccessivo campanilismo che di fatto rappresenta il principale ostacolo alla valorizzazione del territorio, mettendo in campo iniziative per favorire una promozione integrata del territorio che valorizzi le produzioni locali, dall’agroalimentare all’artigianato artistico. Interventi che, conclude il direttore CNA, per avere successo non possono esaurirsi nella politica dell’accoglienza”.
 

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