Non ci poteva essere vetrina migliore della Fiera di San Bartolomeo di Città di Castello per gli allevatori umbri. La manifestazione oggi è stata letteralmente invasa da una folla di tifernati curiosi e interessati, con tanti turisti che hanno fatto compagnia alle famiglie con i bambini che spuntavano ovunque tra i box degli animali della Mostra Zootecnica e tra gli stand della fiera delle merci. Il parco comunale Alexander Langer e piazzale Ferri, ridisegnato dai lavori in corso della variante del Cassero, sono sembrati davvero ideali per accogliere l’abbraccio della moltitudine di visitatori che fin dalle prime ore del mattino hanno popolato l’area a ridosso delle mura urbiche cittadine, dove anche la viabilità e i parcheggi, con la regia della Polizia Locale e il supporto dei volontari della protezione civile,  hanno saputo rispondere adeguatamente al flusso incessante di auto e persone e piedi. Gli animali, le merci in mostra, dislocate anche in pazza Gabriotti, le attrazioni della manifestazione, i divertimenti per i bambini, hanno avuto sempre gli occhi addosso di un pubblico allegro ed entusiasta, che ha apprezzato l’offerta della fiera, nonostante qualche assenza dell’ultimo minuto alla Mostra Zootecnica per l’intenso caldo che ha costretto alcuni allevatori a rinunciare a portare tutti i propri animali. Dalla manifestazione si è alzato forte l’appello alle istituzioni pubbliche da parte degli allevatori, che, insieme alle associazioni di categoria del settore, hanno chiesto sostegno economico e interventi mirati per aiutare chi con passione, professionalità e sacrifici, ma soprattutto investimenti per il miglioramento delle razze e il presidio del territorio, sta mantenendo vivo un mondo della zootecnia che vanta in Umbria quasi 400 mila capi di bestiame e più di 3.000 aziende. Crisi climatica, aumento dei costi di produzione, concorrenza sleale delle importazioni, prezzi più bassi pagati ai produttori dai grandi gruppi agroalimentari, sono i motivi di sofferenza della zootecnia regionale denunciati dal presidente dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria e delle Marche Fabrizio Soro, con il direttore Claudio Bressanutti, da Mario Bruno Illuminati della CIA dell’Umbria, dalla presidente provinciale di Coldiretti Anna Chiacchierini e da Giacomo Manuali di Confagricoltura Umbria nella tavola rotonda moderata sabato pomeriggio dall’assessore all’Ambiente del Comune di Città di Castello Mauro Mariangeli, alla presenza del vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli. Costruire una filiera completa della zootecnia umbra con una visione di rilancio del settore e premialità per gli allevatori della Chianina, l’ambito più in difficoltà, che investono nel miglioramento genetico della razza; avviare uno studio sulle caratteristiche delle aziende del territorio per indirizzare in maniera ottimale i necessari sostegni economici; promuovere la produzione umbra presso i consumatori della regione, anche con protocolli d’intesa con i Comuni rivolti alla valorizzazione del settore e all’introduzione di generi alimentari a chilometro zero nelle mense scolastiche; sburocratizzare il sistema per rimuovere ostacoli che condizionano le attività: sono alcune delle proposte emerse dal confronto. Oltre alla vicinanza e all’impegno del Comune di Città di Castello a sostegno degli allevatori, l’assessore Mariangeli ha colto l’occasione per segnalare come sulle mense scolastiche l’ente si sia già incamminato sulla strada della valorizzazione delle produzioni a chilometro zero e sia stato premiato dal Ministero competente per i menù 100 per cento biologici. “Far conoscere il lavoro degli allevatori e dare voce alle loro istanze, ascoltandoli e facendoci carico per quanto nelle nostre possibilità delle loro esigenze, era un obiettivo primario di questa edizione della fiera di San Bartolomeo, insieme alla valorizzazione di uno degli eventi storici più amati della città, che anche quest’anno si è confermato un appuntamento veramente atteso e partecipato dai tifernati”, dichiarato il sindaco Luca Secondi insieme all’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri. Il primo cittadino ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione insieme al vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli, al vicario generale della Diocesi di Città di Castello don Andrea Czortek e ad alcuni consiglieri comunali. “Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione e hanno reso possibile un momento di riunione così sentito dalla nostra comunità e una ribalta importante, che ci voleva, per il mondo dell’allevamento umbro e per gli operatori del settore”, ha sottolineato Secondi, che ha visitato la Fiera di San Bartolomeo e ha premiato gli allevatori più giovani della manifestazione, Gabriele e Francesco, dell’azienda agricola Pettinari di Gubbio. Oltre a salutare gli espositori, i volontari della Società Rionale Madonna del Latte e della Pro Loco di Piosina, i balestrieri della Compagnia di Città di Castello, Secondi non si è sottratto a un incontro ravvicinato con la star dell’edizione, il toro “Nepal”, circa 1.400 chilogrammi di peso e quasi due metri di altezza al garrese, campione italiano senior di razza Chianina nel 2024, che il proprietario Marco Lucchetti ha fatto uscire dal box, suscitando lo stupore e l’ammirazione dei visitatori, che si sono accalcati per scattare foto e selfie. Per tutta la giornata adulti e bambini hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi e toccare gli animali della Mostra Zootecnica, gli imponenti capi di Chianina, ma anche ovini, caprini, asini, pony e cavalli collocati nell’area del parco Langer, di divertirsi con le attività della Fattoria di Dora e i numeri di mago Merletto, ma anche di provare a tirare con la balestra, nel campo da tiro allestito dalla Compagnia di Città di Castello. Tra gli acquisti dei piccoli animali da compagnia e di articoli utili e curiosi lungo gli stand allestiti nel piazzale Ferri, in molti hanno approfittato dei cantucci con vinsanto offerti dalla Pro Loco di Piosina e di un pranzo a base di piatti tipici nell’area ristorazione della Madonna del Latte.

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