CITTA' DELLA PIEVEUn libro sulla giornalista Maria Grazia Cutuli, uccisa in Afghanistan

Alle 17 l’appuntamento è a Palazzo della Corgna: l’iniziativa “I Venerdì della Biblioteca” propone l’incontro con Cristina Pumpo, autrice del libro “Maria Grazia Cutuli”, dedicato alla giornalista uccisa a 39 anni in Afghanistan nel 2001, edito da Ali&No dieci anni dopo. Alla presentazione, oltre all’autrice, interverranno l’Assessore alla Cultura Maria Luisa Meo e Clara Sereni, curatrice della collana editoriale “Farfalle” che accoglie l’opera. Nel libro, che si apre con una toccante prefazione di Carlo Bonini e si chiude con l’intervento di Giuliana Sgrena, troviamo i ricordi degli amici della giornalista, ma anche lettere e riflessioni inedite della stessa Cutuli, messe a disposizione dalla Fondazione che porta il suo nome. “Ci fa piacere legare questa iniziativa - spiega l’Assessore Meo - alla giornata dell’8 marzo, per offrire un’occasione di riflessione su una bellissima figura di donna, interessata agli altri e al mondo, anche lontano, diverso e sconosciuto, non solo per mestiere, ma per il desiderio di conoscere le cose che accadano agli altri esseri umani e condividerle”.

Raffinato e divertente il concerto delle Sorelle Marinetti

Alle 21, il Teatro comunale “Accademia degli Avvaloranti” propone lo spettacolo teatrale musicale del trio vocale “Le Sorelle Marinetti”, le “ragazze” dello swing: il titolo della pièce “Non ce ne importa niente” riprende quello di una canzone del Trio Lescano e i tre bravissimi artisti, travestiti da impeccabili signorine degli anni Trenta, portano in scena quel mondo lontano, con un repertorio di grandi successi dell’epoca. Le Sorelle Marinetti, interpretate da Nicola Olivieri, attore e corista (Turbina), Andrea Allione, attore, cantante e coreografo (Mercuria) e Marco Lugli, cantante e attore (Scintilla), con l'Orchestra Maniscalchi diretta dal maestro Christian Schmitz e il cantante Gianluca De Martini, eseguono in falsetto e canto armonizzato le canzoni della tradizione italiana, con perfetta riproduzione di un’interpretazione che ricalca l’iconografia femminile di quei tempi. Un lavoro, per la regia di Max Croci, realizzato con grande serietà e professionalità, recuperando dalla nostalgia pezzi che richiamano la limpidezza musicale e la dolcezza leggera delle più note cantanti della radio: l’ispirazione sono il Trio Lescano, per quanto riguarda l’ambito italiano, e le Angel Sister per quanto riguarda la musica americana, grazie all’attenta ricerca del preparatore musicale e direttore d’orchestra Christian Schmitz. Un bello spettacolo, che ricrea l’atmosfera di un’epoca segnata da una grave crisi economica e dalla voglia di spensieratezza, con una guerra mondiale all’orizzonte; l’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) trasmetteva buonumore, con il modernissimo swing di artisti come Alberto Rabagliati.
    

Condividi