CITTA’ DI CASTELLO - “Un esperienza illuminante su come anche l’Europa dei diritti e delle libertà esistano degli spazi in cui disuguaglianza e discriminazione rendono le persone non padrone della propria vita”: così il presidente del consiglio comunale di Città di Castello Stefano Nardoni definisce l’incontro di consiglieri e capogruppo con Elisabetta Bortolo, religiosa di origine italiana, impegnata in Romania in istituzioni rivolte ai minori colpiti dall’immigrazione e alle persone senza nessuna rete di protezione sociale.

 

“L’opportunità è nata dal Movimento per la Vita che grazie al dottor Renzo Tettamanti ha organizzato questo momento di dialogo con una figura veramente straordinaria di concretezza e virtù umane”. La presenza di suor Elisabetta in città era infatti legata alla premiazione del concorso nazionale “Uno di noi” promosso dal Movimento per la Vita nelle scuole.

 

“La presenza dei consiglieri e dei capogruppo ha sottolineato” conclude Nardoni “la forte sensibilità dell’assemblea verso questi temi e l’esigenza di approfondire le criticità legate alla dimensione europea ed internazionale della crisi che stiamo attraversando, perché oggi nessuno può dirsi indenne dai processi di ristrutturazione né voltarsi davanti al disagio economico e sociale che si espande”.

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