CITTA’ DI CASTELLO - “Un punto di riferimento per la storia contemporanea della città” è questa la missione che l’Istituto Venanzio Gabriotti di Città di Castello deve svolgere nei prossimi anni secondo Sergio Polenzani, presidente dell’istituto che, alla vigilia del rinnovo degli organi interni, sottolinea come “la stagione della costruzione e del consolidamento è terminata. Ormai il Gabriotti è una realtà riconosciuta e riconoscibile, protagonista e promotrice delle iniziative sulla nostra storia recente e sull’Italia, nata dalla Resistenza. A renderlo possibile è stata una squadra di persone che si sono impegnante in spirito di servizio su questo progetto: dalla segretaria Lanfranca Pellegrini e il vice presidente Alvaro Tacchini responsabile del lavoro di archiviazione del materiale documentario e delle attività editoriali. Generoso e costante il contributo dei consiglieri Marcello Pellegrini, Lucio Bioli, Antonella Lignani, Sonia Ciabucchi, Anna Maria Pacciarini, Pierino Monaldi, Rossella Santolamazza, Valentina Valenti, Lido Lucchetti. Anche le istituzioni non si sono mai tirate indietro a partire dal Comune di Città di Castello, rappresentando insieme alle associazioni del territorio un supporto indispensabile per concretizzare le iniziative”.

“Siamo molto orgogliosi di essere un referente per chiunque pensi di essere in possesso di materiale interessante a fini scientifici” aggiunge Polenzani “Questa stima ha permesso al Gabriotti di crescere e qualificare la funzione di archivio. Nel solo hanno 2010 grazie al materiale di interesse storico e sociale donato o depositato sono stati ordinati e catalogati oltre 600 documenti in un totale di 5.100. Sul fronte della divulgazione invece ritengo che il lavoro fatto con le scuole stia già portando alcuni risultati: da qualche anno la Giornata della memoria e del Ricordo sono occasioni per sensibilizzare verso la storia del Novecento i giovani, proponendo testimonianze e invitando gli stessi giovani a produrre elaborati, come in occasione delle celebrazioni del 9 maggio, verso cui converge tutta l’attività dell’istituto. Il tema di quest’anno riguardava il referendum istituzionale e la nascita della Repubblica. In occasione della premiazione dei vincitori è stata presentata la pubblicazione “Memorie di Guerra. Il passaggio del fronte nell’Alta Valle del Tevere: memorie vicine e lontane” a cura degli studenti dell’Itis e della Scuola media Dante alighieri. L’editoria tematica ha visto la pubblicazione di ben sei quaderni dell’istituto, due dei quali nel 2010 :“Fotografi a Città di Castello” curato da Alvaro Tacchini e “Una storia lunga 100 anni: dalla scuola Vescovile alla scuola Sacro Cuore”.

“Si tratta di un lungo elenco di attività, considerando quanti e quando lavorano all’istituto. Sarebbe importante che nuove energie si impegnassero perché l’ambito di azione è molto più vasto di quello che in questi anni siamo riusciti a coprire, realizzando il nostro fiore all’occhiello, il parco della memoria, un pezzo di città da vivere nel ricordo di chi si è sacrificato per la democrazia. Ma a prescindere dalla sacrosanta istanza storico-documentaria, nel 150° dall’Unità d’Italia, mi sembra” conclude Polenzani “che il cuore dell’istituto siano i valori che possiamo trasmettere, in un momento di disorientamento e di transizione, perché la voce di Gabriotti a decenni di distanza continua a parlarci”.
 

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