CITTA’ DI CASTELLO – Domani, sabato 29 aprile, alle ore 18, alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello, l’inaugurazione di “Violenti confini”, progetto espositivo ideato e curato dalla casa editrice Magonza con il contributo scientifico di Pietro Bellasi, che raccoglie le opere di ventuno artisti contemporanei, italiani e stranieri.

Ad apertura dell'esposizione – alla presenza del vicesindaco e assessore alla cultura Michele Bettarelli, dell’assessore regionale Fernanda Cecchini e del presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi – Pietro Bellasi e Alberto Fiz presenteranno, con l’ausilio di immagini proiettate, le tematiche affrontate nel percorso di mostra, proponendo spunti di riflessione e interpretazioni eterogenee del concetto di “confine”, inteso non solo come limite geografico ma anche come strumento dell'immaginazione e della scienza, lente di ingrandimento attraverso la quale leggere le pagine – le più drammatiche – della Storia e dell'attualità.

Pietro Bellasi esordisce con “I viaggi di Gulliver”, «un itinerario immaginario, anzi “fantastico” di relativismo culturale spietato, ma forse unico tentativo plausibile di ricerca di un relazionismo tollerante, capace almeno di indebolire i “sistemi di crudeltà” ingenerati e retti dagli assiomi di quanto chiamiamo “l’identità”», per giungere alla contemporaneità più discussa degli esodi dalle zone colpite dalla guerra, e dei barconi di migranti nei nostri mari.

Pietro Bellasi, antropologo e sociologo italo-svizzero, è stato professore universitario e direttore scientifico della Fondazione Antonio Mazzotta.

«Eppure, come evidenzia una mostra coraggiosa come Violenti confini, in un contesto instabile caratterizzato da flussi migratori mai visti in precedenza, il punto cruciale non può che essere l’accettazione delle differenze» scrive Alberto Fiz che, introducendo alle opere in mostra, rintraccia nell'arte contemporanea le diverse letture del rapporto tra l'io e il mondo.

Alberto Fiz, critico, curatore e giornalista specializzato in arte e mercato dell'arte, già Direttore artistico del MARCA di Catanzaro.

La mostra – aperta al pubblico fino al 9 luglio 2017 – presenta ventuno opere di altrettanti artisti, eterogenei per generazione, poetica e ricerca stilistica. I lavori esposti – installazioni, dipinti, disegni, sculture, fotografie, video – sono stati realizzati perlopiù negli ultimi decenni, sino a includere un progetto concepito appositamente per l’occasione. Insieme a questi, Violenti confini presenta anche documenti risalenti a secoli passati. Il progetto espositivo parte infatti da alcune mappe storiche provenienti dalle collezioni museali di Città di Castello, valorizzando il patrimonio del territorio umbro e testimoniando come l’interesse per questo argomento attraversi epoche diverse.

Tali documenti creeranno un ideale ponte con le opere d’arte contemporanea, negli spazi dedicati alle mostre temporanee della splendida Pinacoteca Comunale, secondo un principio sincronico. L’allestimento si snoda in cinque ambienti, ognuno dei quali presenta una variazione sul tema.

Il rapporto tra passato e presente, fil rouge dell’intera mostra, è ben espresso nella stanza iniziale, dove antiche mappe dialogano con l’intervento site specific di Marco Baldicchi. Il confine, inteso come “trauma”, è oggetto dei lavori di Alighiero Boetti, Mircea Cantor, Dina Danish, Margherita Moscardini e Pietro Ruffo, nella seconda stanza. Il percorso prosegue con Filippo Berta, Nicolò Degiorgis, Mona Hatoum e Jon Rafman, i cui lavori affrontano il tema del confine come questione sociale e relazionale, con una forte attenzione alla presenza umana. Si concentrano invece sul confine immateriale, come soglia da oltrepassare, le opere di Christo, Paolo Icaro, Jiří Kolář, Sandro Martini, Claudio Parmiggiani e Giuseppe Spagnulo, che popolano il quarto ambiente. L’ultima stanza è dedicata a una lettura del confine in chiave biografica, con opere di Flavio Favelli, Mario Giacomelli, Adrian Paci, Dim Sampaio e Luca Vitone.

Violenti confini costituisce dunque un campo aperto di confronto su questioni cruciali del presente, offrendo una mappatura di luoghi, provenienze e approcci, capace di definire anche una geografia dell’arte contemporanea degli ultimi decenni.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Magonza, con i contributi critici di Pietro Bellasi, Alberto Fiz e Saverio Verini, schede sulle opere e sugli artisti, e un apparato iconografico dei lavori esposti.

La sede espositiva

La Pinacoteca Comunale di Città di Castello trova spazio nel palazzo rinascimentale, edificato tra il 1521 e il 1532 e completato nel 1545, che fu dimora di Alessandro Vitelli e Angela de’ Rossi. È la principale collezione d'arte dell'Umbria assieme alla Galleria Nazionale di Perugia e al suo interno si trovano importanti esempi di pittura rinascimentale e manierista, tra cui alcuni tra i primissimi lavori di Raffaello e Signorelli. La facciata principale del palazzo che si apre sul giardino all’italiana è decorata dai meravigliosi graffiti realizzati da Cristoforo Gherardi e aiuti, su disegno di Giorgio Vasari. La Pinacoteca ha ospitato importanti eventi espositivi e il recupero dell’ala est del palazzo, avvenuta nel 2005, ha permesso un’apertura al contemporaneo attraverso esposizioni personali e collettive di artisti sia storicizzati sia appartenenti alle nuove generazioni. Tra le mostre si ricordano Prima di Burri e con Burri (2005), Josef Albers. Arte come esperienza: i metodi di insegnamento di un maestro del Bauhaus (2013), Segno Forma Gesto (2014), Carlo Zauli. I bianchi (2015) e Governare il caso. L’opera nel suo farsi dagli anni sessanta ai nostri giorni (2015-16).

Orari di apertura della mostra da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00). Chiuso il lunedì (non festivo).

Ingresso 6 euro per la mostra Violenti confini / 10 euro per la Collezione permanente della Pinacoteca Comunale di Città di Castello e per la mostra Violenti confini.

Pinacoteca Comunale di Città di Castello

Via Cannoniera, 22/A, 06012 Città di Castello (PG)

075 8554202 - 075 8520656 / per prenotazioni e visite guidate: atlanteserviziculturali@gmail.com / www.magonzaeditore.it

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