Città Castello/ Arrivano gli ispettori percampagna contro abbandono rifiuti
CITTA’ DI CASTELLO - “Gli ispettori ambientali sono un ulteriore strumento a supporto delle corrette pratiche nello smaltimento dei rifiuti: affiancheranno il lavoro della Polizia municipale per rendere più capillare il controllo sul territorio e garantire maggior efficienza nel servizio di igiene urbana”: è questa la missione che l’assessore alle Politiche ambientali del comune di Città di Castello Luca Secondi ha delineato per le nuove quattro figure, formate tra i quadri Sogepu, che andranno ad incrementare le forze in campo contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, senza determinare nessun costo aggiuntivo né per il Comune né per l’azienda.
Il ruolo degli ispettori ambientali - questo il loro nome ufficiale - è stato al centro di un incontro tra l’assessore Secondi, la struttura comunale e i rappresentanti di Sogepu, società a cui è affidata la gestione dei rifiuti solidi urbani e che in questo periodo è impegnata ad organizzare l’allargamento della raccolta differenziata ad altri diecimila tifernati.
“In vista dell’estensione del porta a porta” ha spiegato Secondi “gli ispettori costituiranno un prezioso elemento aggiuntivo di presidio e di informazione, dal momento che renderemo organici e operativi i sistemi di controllo e di sanzione sul fronte della tutela ambientale”.
La raccolta differenziata è un sistema consolidato nel capoluogo, una procedura in ingresso ma ormai familiare nelle maggiori frazioni: non possiamo tollerare margini di scostamento dalle corrette pratiche ambientali o casi di degrado dovuti alla deliberata contravvenzione delle regole, che ci siamo dati nello smaltimento dei nostri rifiuti.
L’azione congiunta di Vigili urbani e ispettori ambientali servirà a mantenere un riflettore sempre acceso sul territorio per debellare alcuni episodi ancora osservabili di abbandono e soprattutto per mettere a regime le economie derivanti dalla raccolta differenziata, che altrimenti sarebbe un costo più che un vantaggio.
“L’amministrazione comunale su questo punto terrà la guardia alta, distinguendo come suggerisce il buon senso, tra una disattenzione, compiuta in buona fede, ed un’infrazione, scientemente perseguita, ed invita tutti ad avere lo stesso senso civico nel segnalare comportamenti scorretti e situazioni potenzialmente devianti”
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“Comune e cittadini su questo fronte - ha proseguito Secondi - sono dalla stessa parte, perché camminare verso l’obiettivo rifiuti zero significa conservare un habitat naturale e lavorare per una maggiore sostenibilità economica del servizio”.
“Dobbiamo accertare e poi risalire all’origine della condotta irregolare” ha detto Luisella Alberti, comandante della Polizia Municipale, sottolineando come “il compito principale sarà rimuovere le cause ostative ad un giusto approccio con i rifiuti domestici per contribuire, anche con un’azione sanzionatoria laddove sarà prescritta dal regolamento, ad elevare l’educazione ambientale dei cittadini” mentre Paolo Gattini, dirigente all’Ambiente, ha ribadito come “la gestione integrale del ciclo dei rifiuti sia un beneficio collettivo, verso il quale tutti devono sentirsi responsabilizzati”.
Anche per Ennio Spazzoli, direttore di Sogepu, - presente all’incontro insieme al responsabile tecnico Luca Giannini, il responsabile Qualità Alice Chiatti, il responsabile della raccolta Roberto Alessandrini - “è necessario fare appello al diritto-dovere di salvaguardare strutture e servizio come beni pubblici, collaborando con gli operatori e seguendo alla lettera le istruzioni, soprattutto in relazione alle modalità di erogazione del servizio e ai siti di conferimento”.
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