CITERNA – L’eleganza nella scultura prende vita a Citerna. Il Maestro Gianfranco Giorni apre la sua personale sabato 30 marzo alle ore 17 nella sala de “Gli Ammassi”. La mostra, realizzata grazie all’aiuto dell’amministrazione comunale, sarà collocata nello splendido Borgo umbro con opere interne agli spazi comunali ed esterne, lungo le strade di Citerna.

La presentazione dell’evento, che durerà fino al 9 giugno, è avvenuta stamani, a Perugia, nella sala Fiume di palazzo Donini.

Gianfranco Giorni crea da sempre opere classiche che realizzano perfette geometrie dalle linee nette e ben definite, ma allo stesso tempo lasciano libero il pensiero di chi le osserva.

A sottolineare il legame tra Citerna e il Maestro Giorni è stato il sindaco Giuliana Falaschi, che ha ricordato un’opera del Maestro già installata al centro della piazza degli Artisti di Fighille. “Come dimostra “La Temperanza”, posizionata recentemente, queste nuove opere – ha detto Falaschi - andranno ad arricchire il patrimonio culturale del Borgo e stimoleranno la visione della bellezza, grazie al tratto moderno e personale che caratterizza l’artista. Citerna è particolarmente vocata ad esaltare la peculiarità del paesaggio e dei suoi luoghi caratteristici, delle sue numerose opere d’arte, testimonianza di un passato di grande valore artistico e culturale, mantenendo al tempo stesso questa sua tradizione artistica nell’organizzazione di eventi di carattere contemporaneo, come appunto questa mostra. A conclusione di dieci anni alla guida dell’amministrazione comunale – ha aggiunto – abbiamo voluto offrire all’Umbria un’esposizione che coinvolgerà tutto il borgo di Citerna. Inoltre il 26 aprile ci sarà un altro grande evento all’interno della mostra: la presentazione delle opere in esposizione che verranno inserite in uno splendido catalogo”.

Ad illustrare i tratti salienti della mostra è stato, poi, Emanuele Geloso della Galleria Turelli di Montecatini Terme. “Gianfranco Giorni è sicuramente uno degli scultori italiani figurativi più capaci del nostro tempo e il principale all’interno della nostra Galleria – ha riferito Geloso -. Una mostra itinerante composta da opere recenti e passate, che si sposano alla perfezione con il contesto del borgo. Un artista capace di plasmare ogni forma di materia, di esprimersi con un linguaggio semplice e di facile lettura per qualsiasi pubblico”.

“Merita un particolare apprezzamento – ha commentato a su volta l’assessore regionale Fernanda Cecchini – il lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione comunale per valorizzare il borgo, i suoi luoghi suggestivi, i connotati che testimoniano l’identità di un borgo che non a caso è annoverato fra i ‘più belli d’Italia’, anche attraverso l’organizzazione di mostre che hanno messo in rilievo diverse espressioni artistiche, dalla fotografia alla pittura alla scultura, offrendo l’opportunità ad artisti anche meno noti di farsi conoscere. Fa piacere – ha proseguito – sostenere e partecipare a questa mostra con cui Citerna valorizza un artista come Giorni e lo stesso borgo. La dimostrazione di come i piccoli centri dell’Umbria offrano occasioni importanti anche per la crescita culturale dei propri cittadini, oltre a contribuire alla valorizzazione ai fini turistici del nostro territorio regionale”.

Gianfranco Giorni nel ringraziare il sindaco di Citerna ha espresso la sua soddisfazione per l’esposizione ed ha sottolineato la capacità della scultura, in quanto arte civile, di adornare le piazze cittadine.

Il giorno dell’inaugurazione, come detto previsto per questo sabato, la presentazione delle opere sarà curata dal professor Attilio Brilli.

Per quanto riguarda la presentazione del catalogo, fissata per il 26 aprile, sarà presente il critico d’arte Giammarco Puntelli che illustrerà l’opera del Maestro Giorni.

Così, tra gli altri, il critico d’arte Vittorio Sgarbi descrive l’opera di Gianfranco Giorni: “obiettivo ultimo dell’artista è la gradevolezza per l’occhio; egli vuole che le sue opere siano desiderabili, e così è. Nasce spontanea la voglia di accarezzare quelle superfici così dolcemente levigate, di seguirne l’andamento, di coglierne l’invito a girarvi attorno per osservarle nella loro compiutezza”.

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