Cirignoni (Lega) Interviene su polemica in corso Piastra Logistica
PERUGIA - “Riteniamo ipocrita l'allarme lanciato dall'assessore regionale Silvano Rometti sull'aumento dei costi per la realizzazione della piastra logistica di Città di Castello, da lui attribuito ai ritardi accumulatasi in questi anni nonostante nei comunicati stampa si sia data per mille volte realizzata l'opera che invece è un fantasma: sembra che l'assessore voglia mettere le mani avanti per comunicare l'ennesima fumata nera”. Lo dichiara il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni Gianluca Cirignoni, valutando “altrettanto ipocrita e stucchevole il teatrino, tutto interno alla maggioranza che 'sgoverna' la Regione, inscenato sulla vicenda dallo stesso assessore e dall'Idv regionale, che per bocca del consigliere Oliviero Dottorini cerca di gettare fumo negli occhi dei cittadini fingendo di criticare una maggioranza della quale invece è parte integrante ed assieme alla quale in più legislature ha affossato le legittime istanze dell'Altotevere”.
Cirignoni osserva che “l'Italia dei valori, che in Umbria (dovrebbe sostituire disvalori a Valori, dato che puntella una maggioranza plurindagata), ha anche recentemente dimostrato, con le scelte del suo assessore sui corsi di formazione che hanno danneggiato la storica scuola operaia tifernate Bufalini, di non avere in alcuna considerazione gli interessi di questo territorio a forte vocazione imprenditoriale e produttiva, sempre lasciato in disparte dalle scelte politiche regionali. Non si può pretendere di difendere un territorio sfruttato e dimenticato – aggiunge - quando si fa parte dell'allegra combriccola che ha trasformato l'Umbria in uno 'stipendificio folignocentrico', ed in una 'Sanitocrazia' foraggiata e commista alla politica, come Sanitopoli ha dimostrato. La triste realtà è che tutte le Giunte regionali e provinciali che si sono succedute nel tempo, con la complicità della sinistra locale, non hanno mai perseguito una seria politica di sviluppo e sostegno infrastrutturale alla vivace economia di Città di Castello e del suo comprensorio. Se così fosse stato – conclude Cirignoni - oggi l'Umbria sarebbe migliore e l'Altotevere avrebbe la sua Piastra logistica collegata con la E45, la E78 e la linea ferroviaria allacciata alle direttrici nazionali. Per questo assistiamo al declino immeritato di un comprensorio nel totale disinteresse di una Regione matrigna”
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