"La E45 si conferma ancora una volta la strada della vergogna, una vera e propria mulattiera indegna di un paese civile, con il suo tracciato pieno di perenni lavori in corso, voragini sull'asfalto e cambi di corsia. Negli ultimi due mesi nel tratto Pierantonio-San Piero in Bagno si sono verificati ben sei incidenti gravi che hanno coinvolto automezzi pesanti e che solo per fortuna non hanno provocato vittime”. A ricordarlo è il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, che sulle problematiche relative alla sicurezza e al rispetto dei tempi di consegna ha presentato un'interrogazione che attende risposta e che verrà integrata da un altro atto ispettivo con cui chiederà riscontri anche sull'impiego di lavoratori in nero che sarebbe emerso a seguito di controlli eseguiti dalle forze dell'ordine. Per Cirignoni le condizioni in cui si trova questo tratto di strada e il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza possono essere la “spia di una possibile infiltrazione mafiosa ”.

“Fonti ben informate mi riferiscono – spiega Cirignoni - che recentemente le forze dell'ordine, a seguito di controlli su uno dei cantieri situati lungo il tratto a cavallo tra Umbria, Toscana e Romagna, avrebbero denunciato due persone per inosservanza delle disposizioni sulla sicurezza nei cantieri di lavoro e scoperto la presenza nel cantiere di ben 15 lavoratori in nero, per la maggior parte stranieri. Ringraziando le forze dell'ordine per la brillante operazione condotta, faccio notare che i cantieri perenni, la presenza di lavoratori in nero, il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza e le condizioni in cui si trova questo tratto di superstrada sono la spia di una possibile infiltrazione mafiosa nella gestione degli appalti relativi ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'arteria.

Proprio per sollecitare controlli sull'esecuzione – aggiunge Cirignoni - sulla sicurezza e sul rispetto dei tempi di consegna di lavori per oltre 19 milioni di euro, appaltatati nel tratto E45 tra Umbria e Toscana, nel cui ambito sarebbero state riscontrate le gravi irregolarità, ricordo che nel 2011 ho presentato un apposita interrogazione in Regione per la quale non ho avuto risposta, e una richiesta di accesso agli atti al compartimento Anas di Firenze che mi è stata negata”.

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