Cinquanta opere di scultura e pittura in mostra da giovedì alla Sala Merci
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Verrà inaugurata giovedì pomeriggio alla Sala Merci di via Mazzini una mostra di pittura e scultura di due noti artisti perugini. L'iniziativa si intitola "Spirito e materia" e vedrà esposte più di cinquanta opere di Paolo Ballerani, scultore e pittore e di Fausto Minestrini, pittore informale.
La mostra, nel quadro delle iniziative culturali dell'estate perugina, verrà inaugurata alle 18 del 4 agosto e resterà aperta sino all'11 agosto.
Minestrini, classe 1950, che da giovane aveva coltivato e praticato l'arte figurativa, con la maturità, folgorato anche dai lavori di maestri, tra gli altri, quali Alberto Burri e Giuseppe Di Gregorio, ha imboccato la strada della pittura informale, in cui ha raggiunto livelli alti. Tra le sue iniziative la fondazione del centro artistico "Il mulino della Roscia", che é anche una scuola di pittura. le opere di Minestrini hanno varcato i confini nazionali, finendo in collezioni pubbliche e private all'estero.
Ballerani, anche lui peurgino (classe 1952) é laureato in scultura all'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia, dove, successivamente, é stato anche insegnante di "Discipline plastiche". L'artista, che é anche pittore di grande vaglia, ha fondato il Centro Umbria Arte, tra le prime agenzie pubblicitare della regione Umbria. Ha iniziato a lavorare la pietra ed il travertino e poi ha "scoperto" l'espressività, oltre che la duttilità di materiali più leggeri come lo styrol, trattato con colori e resine che resistono al tempo ed agli agenti atmosferici. Colpiscono in particolare, dell'artista perugino, i suoi cavalli nevrili, impetuosi. uno di questi, gigantesco, era stato esposto alla Rocca Paolina, raccogliendo consensi tra i turisti italiani e stranieri, in quanto, oltre alla bellezza dell'opera, la scultura - tra le pietre delle antiche case dei Baglioni (allevatori di cavalli per tradizione familiare e per ovvi motivi legati alle loro attività, per generazioni, di condottieri di eserciti), legava magnificamente con l'ambiente. Sarebbe consigliabile che l'amministrazione comunale riportasse la statua, ora collocata accanto alla stazione di Sant'Anna, quanto prima nella sua collocazione originale, in quanto forte richiamo e godimento sicuro per i visitatori.
Per tornare alla mostra nessun dubbio che si farà gustare profondamente.
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