PERUGIA - Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ha annunciato che giovedì 15 settembre le Regioni consegneranno al Governo i contratti per il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, perché in conseguenza dei tagli della manovra dal prossimo anno, e per gli anni successivi, non sarà possibile far circolare autobus e treni locali. L’assessore Rometti inoltre ha sottolineato come l’Umbria sarà costretta a consegnare i contratti di servizio con Trenitalia e Umbria Mobilità.

L'Assessore alla mobilità, vigilanza e personale Roberto Ciccone, è intervenuto mostrando piena solidarietà al presidente della Conferenza delle Regioni Errani e sostegno all’iniziativa di consegnare allo stato i contratti di servizio dichiarando che "Con i tagli della manovra i fondi per il trasporto pubblico locale passano da 1,9 miliardi di euro a 400 milioni di euro: con un colpo di rasoio vengono cancellati 1,5 miliardi di euro. Che si aggiungono alle pesanti decurtazioni ai trasferimenti statali già attuati con le precedenti manovre di Tremonti. Di fatto Regioni e enti locali sono impossibilitati a esercitare le funzioni trasferite in materia di trasporto pubblico locale per il venir meno dei finanziamenti, in netto contrasto con il dettato dell’art. 119 della Costituzione".

"Per questo la decisione di Errani  - continua l'assessore Ciccone - e degli altri presidenti di Regione è sacrosanta: dalla manovra spariscono per incanto la tassa di solidarietà per i ricchi, i tagli ai costi della casta politica, ma entrano pesantemente i tagli allo stato sociale e a servizi essenziali come il trasporto pubblico. Anche al Comune di Perugia i contraccolpi di questa ingiusta e iniqua decisione causeranno inevitabili. conseguenze. Ma la reazione a questo attacco deve essere forte: Regione e enti locali non possono tamponare le ferite inferte dal governo con nuovi tagli, razionalizzazioni, eliminazione degli sprechi. Lo abbiamo già fatto".

"Occorre che il governo trovi le risorse per i servizi essenziali ai cittadini. Lo si può fare con pochi e semplici provvedimenti: dimezzamento delle spese militari, attraverso il ritiro delle missioni dalle zone di guerra; tagli dei costi della politica con l’abbattimento dei privilegi dei parlamentari, a cominciare dai vitalizi, riduzione delle indennità, ridimensionamento dei costi di funzionamento delle Camere; introduzione di una tassa patrimoniale sui patrimoni superiori al milione di euro; vera lotta all’elusione e all’evasione fiscale, a partire da una tassa sui capitali rientrati grazie ai vari scudi fiscali. Sarebbero facili e rapide misure, che consentirebbero di evitare i tagli al trasporto pubblico e anzi di aumentarne i finanziamenti. Quello che manca è la volontà politica di chi ci governa e di chi ci rappresenta" - ha concluso Roberto Ciccone.

Condividi