PERUGIA - Chiuse le scuole aprono i campi estivi delle diocesi umbre, nelle città e all'estero. Diverse le esperienze proposte da Caritas e pastorale giovanile. “Campi” in cui si vivrà concretamente l'antica regola di San Benedetto, “ora et labora”, come quello per nuclei familiari presso la comunità di vita “Il Casolare” a Sanfatucchio di Castiglione del Lago dove attualmente sono ospitate una cinquantina di persone.

Ad agosto saranno accolte famiglie da tutta Italia per riflettere sul tema dell'educazione dei figli, facendo anche - è detto in una nota della diocesi perugina - una forte esperienza di condivisione.

Un'altra realtà sempre disponibile all'accoglienza di quanti vogliano prodigarsi nella carità, e' il “Villaggio Santa Caterina” in località Parlesca di Solfagnano, nella periferia nord di Perugia dove vivono persone anziane autosufficienti con difficoltà socio-economiche. Quest'anno, anche grazie alla costituzione della nuova associazione onlus sarà possibile prestare il proprio servizio per gli ospiti nel periodo estivo.

Riproposti anche il “Campo-Missione” della Caritas Umbria a Radulac, in Kosovo, dove operano alcuni giovani italiani e del posto nell'accogliere una quarantina di minori soli ed una ventina di giovani con particolari disagi, oltre a prodigarsi quotidianamente nel sostenere diverse famiglie in difficoltà.

Daniela Monni, direttore della Caritas diocesana di Perugia, ha spiegato che le opere “sono segno di carità parrocchiale, ed offrono l'opportunità a quanti lo desiderano di fare una vera esperienza di carità”. “Come ha affermato anche l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, delegato dei vescovi umbri per il servizio alla carità, in un suo recente articolo pubblicato dal settimanale La Voce, queste realtà di carità - ha aggiunto - rappresentano 'un aiuto umano prima ancora che economico, che si concretizza nella vicinanza di un popolo ad un altro. Questo e' il modo di interpretare la nostra fede, che ci insegna a farci carico di chi ci sta vicino, sia esso prossimo o meno dal punto di vista geografico'. Naturalmente - prosegue il direttore della Caritas perugina - in sette giorni di 'campo di lavoro estivo' non si può cogliere l'integrità di una esperienza simile, ovvero è più quello che si prende rispetto a quello che si da. Oltretutto, come ha detto mons. Boccardo, 'assaporare la bellezza e la fatica di educare e di stare accanto agli 'ultimi' richiede impegno. Non basta, però, l'entusiasmo di un momento per essere discepoli'. L'esperienza del 'campo di lavoro' Caritas - conclude la Monni - richiede di vagliare le reali motivazioni dei volontari assieme ai responsabili delle Caritas parrocchiali, perché sia un percorso nella carità e non un momento che si esaurisce in se stesso”.

Anche la Pastorale Giovanile diocesana si è messa in moto fin prima della chiusura delle scuole, programmando le attività estive. Per i giovanissimi (dai sei ai 14 anni) prenderanno il via, a partire dall'11 giugno e per tutto il mese, i “Grest” (Gruppi estivi), che si svolgeranno in 25 oratori parrocchiali (nove nella sola città di Perugia). Coinvolgeranno in tutto tra i 2.500 e i 3.000 bambini.

“Si tratta - spiega don Riccardo Pascolini, direttore dell'Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile - di un servizio che ha una duplice valenza: da un lato c'è il valore educativo dell'esperienza di condivisione, in quanto il tema scelto per quest'anno è quello della corresponsabilità e della cittadinanza, attraverso le due figure del 'principe' e del 'povero', tratte dall'omonimo racconto di Marc Twain, riadattato nella storia 'A tu per tu'. Si tratta del sussidio elaborato dall'associazione Anspi per i Grest nazionali e che gli oratori della nostra diocesi hanno adattato. Dall'altro lato è stato fatto un lavoro di preparazione con gli educatori di questi oratori, che sono circa 650 adolescenti dai sedici ai diciotto anni. Saranno loro la comunità educante, i 'fratelli maggiori'”.

L'Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile offrirà poi un pellegrinaggio in Terrasanta per 150 giovani adulti dal 7 al 14 agosto. Sempre la Pastorale Giovanile diocesana, ha organizzato per il mese di luglio un viaggio per 30 ragazzi in Malawi dove è attiva da molti anni una “missione diocesana” coordinata dall'associazione “Amici del Malawi”, che ha realizzato diversi progetti di sviluppo in ambito socio-sanitario, scolastico e formativo-occupazionale in agricoltura con il coinvolgimento di istituzioni civili e realtà imprenditoriali umbre. Per i giovani che vivranno questo viaggio sarà un'esperienza che cercherà di sensibilizzarli alla missionarietà.
 

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