PERUGIA - ''Urge il massimo impegno da parte di tutti i soggetti interessati, a cominciare dal Governo nazionale, affinche' si concretizzino al piu' presto le strategie e i progetti in grado di garantire al Polo chimico ternano di uscire dalla crisi, aprendo nuove prospettive di sviluppo industriale per l'area e l'intera regione''. E' quanto emerso dall'incontro sulla vertenza del Polo chimico ternano che si e' svolto stamani a Terni, nella sede della Regione a Palazzo Gazzoli, a Terni, convocato dall'assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi.

Vi hanno preso parte - riferisce un comunicato della Regione - il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, gli assessori allo Sviluppo economico Sandro Piermatti (Comune di Terni) e Domenico Rosati (Provincia di Terni), insieme a rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Riommi, introducendo i lavori, ha informato amministratori locali e rappresentanti sindacali sugli incontri avuti di recente con Novamont in merito ai progetti di acquisizione e rilancio industriale dello stabilimento ternano della Basell.

Nell'esprimere preoccupazione per lo stato della vertenza, e' stata ribadita la necessita' di costruire prospettive certe per le attivita' produttive del Polo e i livelli occupazionali, sia attraverso il mantenimento e il consolidamento delle produzioni presenti sia sviluppando le produzioni della chimica verde e innovativa. In tal senso, e' stato sottolineato, alcune idee progettuali che la Novamont potrebbe sviluppare all'interno del Polo rappresentano il punto dal quale ripartire e sulle quali fondare il nuovo sviluppo dell'area.

Rimane aperto il problema dell'utilizzazione delle aree Basell che - e' stato ribadito - devono essere rese disponibili per eventuali iniziative industriali. L'area del Polo chimico ternano ''e' e resta un'area con una vocazione industriale, la cui valenza e' nazionale''.

Regione, istituzioni locali e sindacati solleciteranno di nuovo con il massimo impegno ''i diversi soggetti coinvolti, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per imporre una accelerazione ad una vertenza che altrimenti rischia di compromettere la presenza della chimica nel territorio ternano''.
 

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