di Nicola Bossi

PERUGIA - Il presunto bunga-bunga berlusconiano ha colpito i vari livelli della chiesa anche in Umbria. Un maldipancia che è stato manifestato per primo, nella nostra regione, dalle varie Caritas regionali che si sono riunite nei giorni scorsi a Foligno. Il testo partorito è di quelli destinati a far discutere nel centrodestra, impegnato in questi giorni a far passare le radici cristiane nei vari statuti regionali e provinciali.

"Rimaniamo colpiti dalle vicende vissute in questi giorni dal nostro Paese - scrivono gli uomini e le donne caritas - dove viene offerta una visione della realtà esattamente opposta a quella che le nostre Caritas cercano di proporre alle giovani generazioni. L’esaltazione eccessiva della bellezza fisica, il culto del denaro, una sessualità mercificata, la carriera a tutti i costi, sono prospettive di vita da cui si cerca tutti i giorni di mettere in guardia i giovani, nella convinzione che oltre a conseguenze di infelicità personale, creano nel tessuto sociale corruzione, degrado e conflittualità esasperata".

La Caritas regionale ritiene, inoltre, che "il vero spirito della solidarietà cristiana sia contrassegnato dall’umiltà, dalla discrezione, dalla condivisione, dalla gratuità e da una sobrietà di vita che sembrano lontanissime da ciò cui si sta assistendo". In contrapposizione alla via del materialismo del consumismo odierno. Dalla Caritas botte anche ai media "che fanno dell’uomo un soggetto svuotato della sua dignità".

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