Sarà in tour in tutta la penisola, da Milano a Roma, da Napoli a Palermo passando per Firenze, Bolzano, Perugia, fino alla Sicilia - il nuovo tour di Chiara Becchimanzi, stand up comedian, attrice, attivista e autrice.

Chiara Becchimanzi si lancia verso un tour unico nel suo genere. In scena tre spettacoli, tre terapie live, per condividere “tutti gli stadi del disagio”. Il 20 novembre sorprenderà Perugia, presso la Sala dei Notari.

Chiara Becchimanzi da diversi anni esplora il rapporto tra performance comica e psicoterapia, trasformandolo di volta in volta in un dialogo interattivo col pubblico (Terapia di gruppo), in un surreale bombardamento comico (Terapia d'urto), in un tentativo di rianimazione collettiva (Terapia intensiva), dando vita ad una vera e propria trilogia, che raggiunge la massima efficacia se fruita per intero.

La relazione amorosa tra la drammaturgia di Chiara Becchimanzi e lo studio della psiche umana inizia nel 2016, con “Principesse e sfumature - lei, lui & noi altre”, il suo primo, pluripremiato monologo/psicoterapia, in cui immaginava di parlare con una misteriosa psicoterapeuta “perché la mia mi aveva appena abbandonata. Si, sono stata abbandonata dalla psicoterapeuta, ma questa è un'altra storia” afferma l’artista.

Le terapie, per la stagione 24/25, sono in tour contemporaneamente: diverse città, diverse terapie, a seconda del rapporto della comedian con il pubblico di riferimento e delle esigenze “cliniche” dei teatri ospiti.

L'indagine artistica del rapporto tra performance e salute mentale ha suscitato negli anni l'interesse dell'ordine degli psicologi del Lazio e del Festival di Salute di Repubblica 2023, che ha voluto aprire con un intervento di stand up comedy sull'educazione sessuale a cura dell'artista la giornata dedicata al tema.

In ogni caso, ogni tappa del tour sarà un appuntamento da non perdere: da “Terapia di gruppo”, flusso di coscienza inarrestabile e assolutamente interattivo per decostruire gli stereotipi che sostengono le nostre vite e condividere i nostri disastri emotivi; a “Terapia d'urto - Dio Patria e Famiglia”, nel quale si scaglia in maniera violentemente esilarante contro tutto ciò in cui crediamo di credere, perché forse una “Terapia d’Urto” può salvarci dall’autodistruzione o può aiutarci, finalmente, ad accettarla, come conseguenza ultima della nostra condotta di merda; fino all'ultimo capitolo, “Terapia intensiva - Beata ignoranza”, perché chi sa di non sapere è saggio...ma chi non sa di non sapere è beato, quindi beata l'ignoranza che non si fa domande, che crede a ciò che vuole, che ha paura di ciò che non conosce e odia chi non è d'accordo. Ma soprattutto beatə noi, che possiamo riderne.

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