PERUGIA - “L'antico borgo medievale di Salci (Città della Pieve) rappresenta, per la bellezza del complesso e del paesaggio che lo caratterizza, un patrimonio regionale ricco di storia, arte ed architettura che merita di essere salvaguardato e restituito alla comunità pievese ed umbra”. Così il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Pd) a margine dell’iniziativa, promossa dal neonato Comitato 'Salviamo Salci', svoltasi domenica 4 luglio all'interno del borgo, disabitato ed abbandonato da oltre venti anni, situato al confine tra le province di Perugia, Siena e Terni.

Chiacchieroni fa quindi sapere che “l’appuntamento di domenica fa seguito ad altri incontri svoltisi tra settembre ed ottobre tra il sindaco di Città della Pieve, il preside e vicepreside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia ed il professor Paolo Belardi finalizzati ad avviare la riflessione su un progetto di rilancio e valorizzazione del caratteristico borgo, un gioiello di architettura medievale e rinascimentale elevato nel '500 a Ducato pontificio, segnalato tra 'I luoghi del cuore' del Fondo Ambiente Italiano dall’attore e regista Carlo Verdone”.

“Grazie a questi incontri - spiega Chiacchieroni – è maturata la consapevolezza che la valorizzazione di un complesso architettonico di tale rilevanza può diventare realtà soltanto attraverso una stretta collaborazione tra le istituzioni del territorio e la comunità scientifica. I positivi contatti avviati – aggiunge - sono stati l’occasione per mettere in campo idee e proposte concrete, tra cui la creazione di un gruppo di studio e la possibilità di approfondimento delle tematiche legate al borgo tramite l’assegnazione di tesi di laurea mirate. L’attenzione dimostrata dall’Università di Perugia – continua Chiacchieroni - rappresenta un grande valore, considerati i molteplici profili di interesse che il borgo mette in luce. E tutto questo – conclude - attraverso un accordo interfacoltà potrebbe dar luogo ad approfondimenti di studio interdisciplinare e coinvolgere anche le altre facoltà scientifiche ed umanistiche dell’Ateneo perugino”.

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