Chi ha smacchiato l'Umbria Rossa? I Cattocomunisti e i “Neocortigiani"
Di Ciuenlai – Il dibattito su Chi ha smacchiato l'Umbria Rossa” continua. Oggi abbiamo sentito l'Opinione di Katia Bellillo Ministro della Repubblica, Parlamentare, Consigliere Regionale, Vice Presidente della Provincia di Perugia e responsabile della Commissione femminile del Pci della Provincia di Perugia e regionale fino agli inizi anni 80. Cominciamo:
Prima la Domanda di rito; L'Umbria l'hanno smacchiata o no? Hanno smacchiato il mondo vuoi che l’Umbria potesse rimanere indenne?
Il Mondo ? Si, le nuove opportunità della scienza e l’ingresso nella nuova era della elettricità, da oltre un ventennio, stanno cambiato il pianeta. Purtroppo questa sfida, fondamentale per costruire una nuova civiltà rispettosa dell’umanità e dell’ambiente, non è stata afferrata da quella parte di mondo che avrebbe potuto garantire un’equa distribuzione delle immense ricchezze che oggi sono a disposizione dell’umanità! Ohimè quella parte di mondo ha invece perso rovinosamente, lasciando campo libero a chi senza scrupolo e ideologizzando il libero mercato, crea guerre e miseria a tavolino, facendo credere che sia tutta colpa di civiltà contrapposte!
Com'è potuto succedere? Mentre la sinistra, sempre più una nebulosa integrata nel sistema liberista, inneggiava nel 1989 alla caduta del muro di Berlino, il mondo si preparava ad accettare e a giustificare nuovi muri e divisioni e contrapposizioni! Il peggio è che hanno inculcato nelle teste dei più, che questo che stanno creando è il miglior mondo possibile!
Anche in quelle dei comunisti? Questa rivoluzione epocale ha travolto e stravolto il PCI che a partire dagli anni 70 era impegnato a sganciarsi dalla pesantezza della guerra fredda per trovare la strada che lo avrebbe portato con il suo bagaglio ideologico al governo del Paese. Ma l’inizio della fine per il più grande partito comunista al di là del muro comincia all’indomani del golpe fascista cileno del 73, quando nel suo discorso di chiusura della festa dell’Unità Enrico Berlinguer dichiara che non si può governare nemmeno con il 51%, seguirà l’altra parola d’ordine “compromesso storico”. Inizia l’assalto al PCI che pian piano finisce di essere il partito dei marxisti, fino al colpo finale che viene assestato con l’altra parola d’ordine “dobbiamo contaminarci” con la quale Occhetto portò avanti la “mutazione genetica” che trasformò il partito marxista –leninista in un agglomerato di culture social- liberali pronte a recepire i dettami del liberismo edulcorato da comunitarismo e conflitto di genere.
E questo che ha prodotto? la smania a smantellare la Costituzione dalle fondamenta, troppo bolscevica, per questo cancellare subito il proporzionalismo dalla legge elettorale iniziando con quella dei comuni per eleggere direttamente i sindaci, continuando con la personalizzazione della politica e lo svuotamento dei partiti che diventano cartelli elettorali, arrivano leggi maggioritarie che obbligano ad alleanze capestro soprattutto per chi caparbiamente pretendeva di mantenere in vita una identità comunista. Al grido di più privato meno stato cambiano anche le regole della pubblica amministrazione che dicono dovrebbe operare come un'azienda privata, per questo organizzano la casta dei neo cortigiani chiamati dirigenti.
E da noi come si è concretizzata questa revisione? In Umbria questo processo fu cavalcato con grande determinazione e in alcuni casi con furore paradossale e fu così che le istituzioni iniziarono ad allontanarsi sempre di più dal popolo che veniva scippato della politica sempre più nelle mani di gruppi potenti.
E Chi l'ha fatto? Da Foligno l’ingresso dei cosiddetti catto-comunisti porterà questa città ad essere laboratorio politico del nuovo corso che si affrettavano a specificare non era tattico ma strategico. A Perugia si scoprì il “sottomarino rosso “e più emerge e più le sezioni dei comunisti presenti in tutto il territorio regionale (solo nel capoluogo se ne contavano 35), venivano chiuse. Tanto più l’Umbria si era caratterizzata come la regione più a sinistra del PCI, più l’assalto al carro dei vincitori del libero mercato da parte di quelli che erano stati dirigenti del PCI fu all’arma bianca. Tutti sul carro del vincitore globale e la piccola Umbria che i comunisti volevano gestita come regione-città, riscoprì il municipalismo conflittuale, mentre qualche “solone” inventò Perugia capitale!
Lei dice che si è passati, anche nella nostra regione, dal socialismo al liberalismo. Per evitare l'accusa di ideologismo, provi a spiegarmelo con esempi concreti- Tutti si trovarono d’accordo su scelte economiche che hanno sconvolto la regione e la sua vocazione. Penso al piano per il commercio che ha previsto una percentuale di super e ipermercati che non troviamo nemmeno in territori ricchi non solo dell’Italia ma dell’Europa intera. Il via a piani regolatori spropositati di chi aveva abbracciato in toto l’idea che solo il capitalismo ed il suo sviluppo senza regole ci avrebbe regalato il paese di bengodi, ha degradato il nostro territorio e le nostre città. Quello che è evidente la mancanza di lungimiranza di chi ha comandato dagli anni 90 ad oggi e non è servita la presenza di partiti comunisti nelle giunte perché la logica maggioritaria li ha disarmati.
Poi è arrivata la crisi e i danni si sono visti. È così? Certo che è così. Con la crisi del 2008 questa ragione si è ritrovata letteralmente col culo per terra! L’Umbria che con la nascita delle regioni con scelte intelligenti e tese a promuovere il territorio e valorizzare la sua vocazione così bene sintetizzata in quel “ Umbria cuore verde dell’Italia”, era riuscita a sconfiggere povertà ed emarginazione, tanto che già negli anni 80 aveva assorbito la piaga dell'emigrazione, fino a collocarsi fra le regioni meglio governate e con alti livelli della qualità della vita, oggi annaspa tra disoccupazione, inoccupazione ed emigrazione e le statistiche l’allontanano dalle altre regioni del centro e del nord Italia. L’invenzione del PD ha chiuso il cerchio tanto che posso affermare che l’Umbria più che smacchiata è sbiancata! Per vedere il rosso si dovrà aspettare giugno con la fioritura dei papaveri se smetteranno di usare pesticidi killer
Interviste ed interventi precedenti
1) Francesco Mandarini
http://www.umbrialeft.it/notizie/sono-stati-%E2%80%9C-nostri%E2%80%9D-0
2) Renato Locchi
http://www.umbrialeft.it/editoriali/chi-ha-smacchiato-lumbria-rossa-ulti...
3) Manlio Suvieri
http://www.umbrialeft.it/notizie/chi-ha-smacchiato-l%E2%80%99umbria-ross...
4)Leonardo Caponi
http://www.umbrialeft.it/notizie/chi-ha-smacchiato-lumbria-rossa-chi-ha-...
5)Giuseppe Mattioli
http://www.umbrialeft.it/notizie/chi-ha-smacchiato-l%E2%80%99umbria-ross...
6) Gianfranco Pannacci
http://www.umbrialeft.it/notizie/chi-ha-sbiancato-lumbria-rossa-semplice...
7) Mario Bartolini
http://www.umbrialeft.it/notizie/chi-ha-smacchiato-lumbria-rossa-incapac...
8) Rita Castellani
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