PERUGIA - "I dati recenti dell'Inps ci hanno confermato che il lavoro in Umbria è sempre più precario e senza tutele: infatti, nei primi due mesi del 2017 solo 934 delle 6.216 attivazioni totali sono state a tempo indeterminato": lo dice la Cgil dell'Umbria in un comunicato in cui esprime "preoccupazione" per un altro dato elaborato dal ministero del Lavoro: nel corso del IV trimestre 2016 in Umbria sono stati attivati 32.555 rapporti di lavoro, che corrispondono a 23.435 persone fisiche che hanno attivato almeno un rapporto".
Nel confronto con lo stesso periodo del 2015 a livello di rapporti di lavoro attivati si registra un meno 6,1% (dato inferiore alla media nazionale, meno 7,2%), a livello di persone fisiche che hanno avviato un rapporto di lavoro la flessione sale ad un meno 10,1%, sopra di oltre un punto percentuale alla media nazionale (meno 9%)".

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