Cgil, trivellazioni: l’Umbria non può restare indifferente
Già dieci Regioni, quasi tutte all'unanimità, hanno approvato la proposta di quesiti referendari avanzata dal Consiglio regionale della Basilicata di modifica della legge “Sblocca Italia” in materia di trivellazioni per ricerca di idrocarburi in mare. Come Cgil dell’Umbria chiediamo che anche la Regione Umbria prenda posizione e si schieri a favore dei quesiti referendari e contestiamo l’assurda decisione della II Commissione di sospendere il parere, per mere ragioni politiche, ovvero quelle di non confliggere con le scelte del governo nazionale.
Le questioni ambientali, in particolare quelle del Piano energetico, non possono vedere la nostra regione indifferente, per l’ipocrita ragione di non avere un interesse diretto, non avendo coste marittime. Un diverso modello di sviluppo è elemento fondamentale per uscire da una crisi che la nostra regione paga come e più di altre. Non possiamo restare indifferenti.
Vasco Cajarelli,
Responsabile Ambiente Cgil Umbria
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