Simone Pampanelli è il nuovo segretario generale della Cgil di Perugia. L’elezione è avvenuta oggi, 14 aprile, a Foligno, al termine dell’assemblea generale della Camera del Lavoro provinciale, alla quale ha partecipato anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale. Pampanelli subentra a Filippo Ciavaglia, che è stato chiamato a Roma per un importante incarico nel dipartimento internazionale della Cgil nazionale. A lui è andato il saluto e il ringraziamento per il lavoro svolto in 20 anni di attività sindacale sul territorio. 
“Quello di oggi per me rappresenta un punto di arrivo e di partenza - ha detto il segretario uscente, visibilmente commosso - cambiano le responsabilità, ma non le finalità, che sono sempre quelle di combattere le disuguaglianze per migliorare le condizioni di vita delle persone che rappresentiamo. D’altronde - ha aggiunto Ciavaglia - è sempre più evidente, tra pandemia e guerre, come oggi il livello locale e quello globale siano strettamente legati. Quindi continueremo a lavorare insieme, cercando sempre di mettere al primo posto i rapporti umani e quello spirito di solidarietà e fratellanza che è il dna stesso della Cgil”. 
Le operazioni elettorali (con voto segreto) hanno visto Simone Pampanelli eletto con 60 voti favorevoli, 7 contrari, 9 astenuti e 2 schede bianche. 
45 anni, perugino, la sua esperienza nel mondo del lavoro inizia prestissimo. All’età di 15 anni Pampanelli entra in fabbrica come fabbro artigiano in un’azienda metalmeccanica. Poi varie esperienze di lavoro precario e discontinuo tra Perugina, Poligrafico e altre aziende del territorio. La successiva esperienza come co.co.co nel pubblico impiego lo porta ad entrare nel Nidil Cgil, il sindacato dei lavoratori atipici e precari, del quale assumerà poi la guida. Successivamente entra nella segreteria della Fiom Cgil di Perugia, della quale assume la guida dal 2018. 
“Nella mia storia personale ho sempre cercato di costruire, unire e valorizzare le differenze e il pluralismo - ha detto il neoeletto segretario - Per rappresentare un mondo del lavoro sempre più complesso e articolato, anche nel nostro territorio, serve un sindacato altrettanto aperto e plurale. Credo nella centralità della Camera del Lavoro, come luogo di partecipazione, coinvolgimento e valorizzazione delle nostre delegate e dei nostri delegati, insieme al sistema della tutela individuale. Militanza, appartenenza e tanto tanto studio sono gli elementi centrali su cui baserò la mia azione di segretario. Amo la Cgil, perché è ancora lo strumento più importante per combattere ingiustizie e prepotenze”. 
E a proposito di ingiustizie: la guerra è stata naturalmente tema centrale di tutta la discussione dell’assemblea e soprattutto dell’intervento del segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini: “Per il mondo del lavoro la costruzione della pace e il superamento della guerra è un obiettivo strategico - ha detto - per questo condanniamo fermamente l’aggressione russa all’Ucraina e i drammatici crimini di guerra che si stanno perpetrando. Ma non condividiamo la scelta del riarmo e l’incremento delle spese militari - ha aggiunto Landini - perché per aumentare la sicurezza dei popoli non servono più armi, ma più diritti, più democrazia e giustizia sociale. Il nostro obiettivo deve essere quello di bandire la guerra, perché è l'unico modo per difendere gli interessi mondo lavoro. E per questo domenica 24 maggio saremo alla Marcia della Pace così come, la settimana successiva, per il Primo Maggio, festa delle lavoratrici e dei lavoratori, saremo ancora ad Assisi, capitale mondiale della pace, per svolgere la nostra manifestazione nazionale e mandare forte il grido del mondo del lavoro, che chiede di far tacere le armi e riportare la pace”. 
 

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